Momento difficile per il calcio italiano: dopo il flop della Nazionale, arriva la bruttissima notizia: è scomparso lo storico difensore.
La stagione 2024-2025 ha ufficialmente preso il via con il sorteggio del calendario. I campioni d’Italia dell’Inter esordiranno in trasferta contro il Genoa mentre i cugini rossoneri del Milan riceveranno il Torino. Debutta, all’Allianz Stadium, contro una neopromossa, il Como, per la Juventus del neotecnico Thiago Motta. Esordio a Lecce per l’Atalanta che disputerà lontano da Bergamo i primi tre match per lavori al ‘Gewiss Stadium’.
Il derby della ‘Madonnina’, alla quinta giornata, il 22 settembre, inaugurerà la serie della stracittadine che vedrà il derby d’Italia, ossia Inter-Juventus, in calendario il 27 ottobre (9° giornata) e che verrà chiuso da quello capitolino Roma-Lazio il 5 gennaio 2025. Tuttavia, l’euforia per il varo del calendario – asimmetrico e, quindi, slot diversi per le partite di ritorno con un intervallo di almeno 8 match tra andata e ritorno) – è rovinata dalla ferale notizia che sconvolge il mondo del calcio: se ne è andato per sempre lo storico difensore.
Momento decisamente negativo per il calcio italiano. Alla figuraccia a Euro 2024, con gli Azzurri di Luciano Spalletti dominati ed eliminati agli ottavi di finale dalla non irresistibile Svizzera, si aggiunge l’ennesima perdita in un anno, il 2024, segnato da troppi addii.
Ci ha lasciati per sempre anche Francesco Modica, storico e grintoso difensore del Forlì negli anni Settanta. Nato a Piana degli Albanesi (Palermo) il 3 settembre 1952, ‘Ciccio’, com’era affettuosamente chiamato da tutti, inizia la carriera nel 1968 con il Bagheria in Serie D: due stagioni che gli fanno meritare la chiamata da parte del Palermo, nel 1971-72, dove colleziona tre apparizioni in Serie B. Poi, il Trapani e la Turris in C e l’Olbia in D, quindi il Forlì dove approda nella stagione 1976-77 centrando subito la promozione in C e collezionando 30 presenze.
Dopo aver contribuito alla promozione dei romagnoli dalla C alla neonata C1 mettendo a referto 29 presenze, nel 1978-79 raggranella altre due presenze in C1 prima di dire addio al professionismo, dopo 225 match e tre gol all’attivo, ma non al calcio giocato. Sceso tra i dilettanti, Modica spende gli ultimi scampoli di carriera nelle file del Comacchio, del Dovadola, del Predappio e del Vecchiazzano per poi allenare le formazioni giovanili di quest’ultimo e della Sammartinese.
A Forlì Francesco Modica non solo ha vissuto le migliori stagioni della sua carriera ma ha anche trovato l’amore: sposatosi proprio nel capoluogo romagnolo con la signora Pina, ‘Ciccio’ segue in giro per l’Italia (Faenza, Venezia e Umbertide) la figlia Francesca, cestista di spessore tanto da vantare 87 presenze con la Nazionale, prima di stabilirsi definitivamente a Forlì dove era benvoluto da tutti per l’innata simpatia e il contagioso sorriso. Un sorriso che purtroppo si è spento per sempre e che, pertanto, mancherà ai suoi familiari e a tutti quelli che lo hanno conosciuto e apprezzato come calciatore e come uomo.
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