Il ricordo davvero emozionante di due piloti che hanno fatto la storia dell’automobilismo, ma entrambi con vicende molto tragiche.
Il mondo dell’automobilismo non piace a tutti. Solo chi ha la passione per le quattro ruote, per le auto dai motori rombanti e per i lunghi inseguimenti su pista è davvero un fan di questo sport. Ma è inevitabile pensare che la Formula 1 abbia portato alla ribalta dei miti assoluti, piloti coraggiosi e temerari che hanno lasciato il segno nella leggenda.
Basti pensare al mito di Ayrton Senna, lo straordinario pilota brasiliano che ci ha lasciati nel 1994, dopo un terribile incidente in gara al Gran Premio di San Marino. Proprio qualche giorno fa è scattato il 30° anniversario della sua morte, una data incancellabile nella storia della Formula 1, visto che ha portato via uno dei personaggi più schietti, temerari, sinceri e talentuosi di questo ambito.
Incredibile come la tragedia abbia colpito sia l’avventura di Senna che quella di un suo rivale assoluto come Michael Schumacher. L’incidente subito dal tedesco è completamente diverso, poiché avvenuto durante una sessione amatoriale di sci alpino ed a carriera automobilistica già terminata. Ma la sfortuna si è abbattuta in modo simile su entrambi questi grandi piloti.
Schumi, l’idolo Senna e quella rivalità di inizio anni ’90
Accomunare dunque le storie di Senna e di Schumacher forse non è cosa ovvia e scontata. Ma gli appassionati più longevi ricorderanno come i due piloti, nonostante avessero ben nove anni di differenza, furono acerrimi rivali in pista ad inizio anni ’90. Ovvero quando il brasiliano era già un fuoriclasse della McLaren mentre Schumi cominciava la sua super carriera con la Benetton.
Ayrton era un pilota dal carattere brillante e istintivo, così come in gara quando tentava sorpassi a tutta velocità, a volte ignorando le conseguenze. Sbarazzino ma freddo invece Schumacher, che aveva subito dato l’idea di essere il nuovo grande talento della Formula 1.
I due si sfidarono in alcuni gran premi a testa bassa, come ricordato da Sky Sport. Nonostante Schumacher dichiarò sempre che Senna fosse il suo idolo, non mancò di provocarlo e metterlo alle corde. Da ricordare soprattutto nel mondiale del 1992 quando a Interlagos ed in Francia i due si beccarono ripetutamente, con tanto di scontro ai box e ramanzina del più esperto Senna al giovane Schumi. Leggendaria la scena di Senna in maglioncino e camicia che fa la ramanzina al tedesco, insegnandogli a risolvere le questioni da uomini, viso a viso, piuttosto che lamentarsi in maniera pubblica.
Non è un caso se il primo titolo mondiale di Schumacher con la Benetton arrivò nel 1994, proprio dopo la tragica morte di Senna a Imola. Emozionante ricordare come Schumi nel 2000, quando eguagliò il numero di vittorie del brasiliano, si commosse in conferenza stampa in memoria dell’amico/rivale che gli insegnò tanto. Il destino purtroppo si accanirà anche con lui diversi anni dopo.