Una leggenda del Golf mondiale, Tiger Woods. Recentemente ha ricevuto un riconoscimento davvero significativo. La speranza, ora, è che riesca a sfruttarlo
Ogni sport ha i suoi campioni, le sue leggende. Personaggi che hanno contribuito a scrivere pagine memorabili nella storia della loro disciplina e che, per questo, vengono ricordati per sempre anche dopo il ritiro.
Di esempi ne possiamo fare tantissimi. Pelé e Maradona nel calcio, solo per citarne alcuni. Michael Jordan nel basket, Roger Federer e Rod Laver nel tennis, Michael Phelps e Federica Pellegrini nel nuovo, Usain Bolt nell’atletica leggera e Alberto Tomba nello sci. Una lista fin troppo ristretta nella quale va inserito anche Tiger Woods, leggenda del Golf nella sua carriera ormai quasi trentennale.
Un atleta che, come tutti quelli citati in precedenza, ha contribuito e non poco alla popolarità del Golf a livello mondiale, diventando un’icona dello sport globale nonché testimonial di importanti marchi che l’hanno scelto come uomo immagine dei loro prodotti. Una possibilità quest’ultima che l’ha reso anche uno degli sportivi più ricchi di sempre tra montepremi totalizzati nei vari tornei e ricchissimi compensi provenienti dagli sponsor.
L’esenzione per Tiger Woods, un premio meritatissimo
Dal Las Vegas Invitational del 1996 all’incredibile trionfo all’Augusta Masters del 2019 sono stati 110 i tornei vinti in carriera da Tiger Woods, un numero che lo rende il golfista più vincente della storia. Il prossimo 30 dicembre, il fuoriclasse americano compirà 49 anni e, finora, ha respinto l’ipotesi del ritiro.
Questo nonostante i numerosi infortuni che lo hanno condizionato, in particolare alla schiena, operata per la sesta volta lo scorso 13 settembre a causa di una compressione della colonna lombare. Un nuovo stop che rende incerta ogni possibile ipotesi sul suo ennesimo ritorno in campo. Impossibile, infatti, stimare i tempi di recupero dopo l’ennesima operazione avvenuta peraltro in un punto delicatissimo per chi pratica il golf ad alto livello.
Quando e se tornerà in campo, Woods non dovrà preoccuparsi di ranking e altri vincoli previsti per partecipare ai tornei più importanti. Lo scorso giugno, infatti, il PGA Tour gli ha concesso un’esenzione a vita per disputare i tornei più importanti del circuito americano tra cui il PGA Championship, uno dei quattro major della stagione. Un premio alla carriera, di fatto, per colui che ha vinto ben 15 titoli Major, l’ultimo ad Augusta nel 2019 con due colpi di vantaggio su Schauffele e Johnson.
Prima dell’esenzione PGA, Woods ne aveva ricevuta un’altra quest’anno singola per partecipare allo Us Open, torneo che Tiger ha vinto tre volte in carriera. La speranza ora è di rivederlo in campo per un ultimo giro.