Lezioni+di+golf%3A+come+tirare+ed+allenare+il+drive
tshotit
/articolo/lezioni-di-golf-come-tirare-ed-allenare-il-drive/4121/amp/

Lezioni di golf: come tirare ed allenare il drive

Il colpo da golf con il driver dal tee di partenza della buca è sempre stato uno dei colpi più problematici per i golfisti di medio-alto handicap ed a volte non solo, anche i più grandi campioni rischiano di fallire in momenti cruciali. Negli ultimi 15 anni i progressi tecnologici hanno fatto davvero molto in questo settore e molte delle innovazioni introdotte hanno trovato la loro maggiore applicazione proprio nei driver. In questo articolo vorrei ricordarvi alcuni elementi essenziali sulla parte tecnica dello swing con il driver, come anche qualche suggerimento di pronto utilizzo per allenarvi sia in campo pratica che sul percorso.

E’ importante per affrontare al meglio il discorso conoscere le caratteristiche più importanti del driver:

  • Volume della testa: al giorno d’oggi tutte le case si sono allineate allo standard di 460cc per la stragrande maggioranza dei loro modelli. Salvo qualche modello indicato per ottimi giocatori, nei quali il volume scende ai 445cc. Il fatto di avere una testa molto voluminosa è importante in quanto permette agli sviluppatori di “giocare” con la distribuzione dei pesi all’interno della testa del bastone per ottenere svariati effetti come per esempio un più alto M.O.I. (moment of inertia) che rappresenta la capacità della testa del bastone di rimanere più dritta anche con impatti non centrati, migliorando quindi la precisione dei vostri colpi.
  • Loft: rappresenta l’angolo di inclinazione della faccia del bastone e quindi, almeno sulla carta, l’altezza di volo della vostra palla. Attenzione: è da associare alla vostra velocità d’impatto, infatti uno swing a bassa velocità ha bisogno di più loft e viceversa per ottenere il volo di parabola ottimale per fare il massimo della distanza. L’errata tendenza tra i giocatori dilettanti è quella di scegliere bastoni con troppo poco loft per il loro swing, magari convinti erroneamente di ottenere più rotolo, purtroppo a scapito della distanza di volo.
  • Shaft, torsione e flessibilità: ci sono moltissime combinazioni di shaft, pesi e flessibilità. Più la canna è flessibile e con torsione alta e maggiore sarà l’angolo di lancio e l’altezza del volo di palla, al contrario uno shaft troppo rigido e con poca torsione farà volare più tesa la palla. Il tutto è comunque e sempre da rapportare alla velocità generata dal vostro swing. In linea di massima dovreste scegliere uno shaft che vi dia precisione ed un loft che vi aiuti ad ottenere distanza col volo di palla. Purtroppo, come scrivevo anche prima, in genere erroneamente si cerca la combinazione poco loft e shaft morbido, che fa tirare corto e con imprecisione, quando invece si dovrebbe cercare una combinazione del tipo tanto loft e canna rigida. In ogni caso una seduta di club fitting sarà in grado di togliervi ogni dubbio.
  • AFT: è una sigla che sta per Adjustable Flight Technology e indica che il driver è in grado di essere personalizzato per adattarsi alle caratteristiche del giocatore o anche di correggere suoi errori specifici. Spesso il modello in questione è in grado di settare la posizione della faccia del bastone, cambiando tra dritta, aperta o chiusa e quindi ciò permette di contrastare alcuni difetti del proprio gioco, magari anche solo in attesa che lo swing migliori. Attenzione che non è possibile cambiare le impostazioni di un bastone durante un giro in gara.
  • C.O.R.: rappresenta l’effetto elastico che permette alla faccia del bastone di incassarsi nell’impatto e di rilasciare più energia alla palla, un pò come se fosse un tappeto elastico. Questa caratteristica C.O.R. che sta per Coefficient Of Restitution è regolamentata dalla USGA e da R&A ed il suo valore non può superare una soglia prestabilita. E’ anche chiamato Spring Effect ed oggi è presente praticamente in tutti i modelli di driver.

Consigli per gli acquisti
Di sicuro il consiglio migliore che posso darvi è quello di partecipare ad una sessione di club fitting, meglio se all’aperto piuttosto che al simulatore. Se invece non ne avete l’occasione cercate di provare in campo pratica o meglio sul percorso, i driver candidati all’acquisto magari anche confrontandoli con quello al momento in vostro possesso. Se neanche così potete allora la scelta di un driver aggiustabile è ancora più sensata in quanto permette di essere tarato, anche in un secondo momento, sulle vostre effettive esigenze.

Lo swing da golf con il driver
Il punto essenziale dello swing con il driver è sicuramente il piano su cui viene fatto lo swing stesso, che deve essere abbastanza flat, ovvero inclinato orizzontalmente. Ciò è semplicemente dovuto al fatto che il driver è un bastone con la leva molto lunga e che quindi ci pone lontani dalla palla.

Un altro punto essenziale dello swing con il driver riguarda l’impatto e l’angolo d’attacco che deve essere leggermente ascendente. In poche parole il concetto del colpo con il driver è giocare una palla che è più in alto del terreno, infatti viene messa sul tee, con un bastone che ha poco loft: questa combinazione è l’ideale per generare un volo di palla per fare molta distanza.

Gli errori principali:

  • Piano verticale: ci sono molte cause, ma il più delle volte il piano in discesa risulta essere troppo verticale con conseguenze disastrose per la troppa fretta di voler colpire la palla. La sequenza dei movimenti nel downswing prevede un anticipo da parte dei fianchi e solo in un secondo momento si dovrebbero attivare le spalle e le braccia. Solo così il bastone si può mettere sul piano giusto, ma per farlo non dovete avere fretta di colpire la palla, cosa che invece in genere vi farà subito azionare le spalle o le braccia. Un esercizio può essere quello di eseguire il backswing, fare una pausa all’apice e poi da li colpire con un movimento fluido e senza affrettare nulla. Comunque, per essere ulteriormente chiari, non è con uno swing affrettato che riuscirete a fare un colpo molto lungo, ma solo con la corretta sequenza dei movimenti.
  • Angolo d’attacco verticale: con poco loft genera un volo di palla con altezza misera che proprio non ha nulla a che vedere con il colpo dal tee con un driver. Questo errore spesso è proprio frutto di quello scritto sopra, ovvero di un piano verticale in discesa. Un esercizio per concentrarsi sulla correzione di questo particolare difetto potrebbe essere quello di giocare alcuni drive con un tee molto molto alto, più alto di quanto lo usiate in campo. In questi colpi sforzatevi di cercare un volo di palla alto ed un finish ancora con le mani ben in alto e la schiena leggermente inarcata.

Allenamento in campo pratica
Per allenamento intendo quello che serve per aumentare la vostra regolarità e la capacità di controllo sul colpo. Un allenamento tecnico invece è soggetto a quanto scritto sopra per i difetti dello swing o ad un lavoro più dettagliato e programmato con il vostro maestro.

Fate in modo di porvi degli obiettivi anche nella serie di colpi col il driver in campo pratica, mirate un bersaglio piccolo, oppure cercate di simulare di dover tirare entro un piccolo fairway che può essere rappresentato dallo specchio di campo pratica tra il cartello dei 100 e la rete di destra e così via… insomma cercate di mettervi in sfida con voi stessi per valutare la percentuale di colpi “in pista” e per mettervi alla prova anche dal punto di vista mentale.

Allenamento in campo
Giocate più volte le stesse buche, magari sceglietene 2/3 significative del vostro percorso abituale e ripetetele più volte cercando ogni volta di essere precisi nel determinare il bersaglio, scegliendone uno piccolo, per esempio una particolare zona del fairway, una collinetta e così via, insomma mirare al centro fairway non basta è un obiettivo troppo grosso.

Allenatevi anche ad affrontare la buca cercando di dare alla palla traiettorie diverse, per esempio un colpo con il fade da sinistra a destra o viceversa col il draw da destra a sinistra.

In gara
In gara è molto importante affidarsi alla visualizzazione della traiettoria che vorremmo prendesse la nostra palla. Anche qui è bene scegliere un bersaglio piccolo e non il semplice “centro fairway“.

Un piccolo trucco nelle situazioni ad alta carica emotiva è quello di prendere come punto di riferimento qualcosa sullo sfondo del paesaggio che abbia quindi meno legami con eventuali ostacoli presenti, in modo da escluderli dal nostro campo visivo, una casa sulla collina, un campanile o un traliccio della corrente possono andar bene.

Riassumendo i punti essenziali per il gioco con il driver:

  • Dotatevi del bastone giusto per voi, una sessione di club fitting è il miglior investimento che possiate fare
  • Fate lo swing su un piano abbastanza orizzontale, attorno al corpo
  • Ricercate un impatto in leggera ascesa con la testa del bastone
  • Allenatevi in campo pratica simulando situazioni proprie del gioco sul percorso
  • Mirate sempre a bersagli molto piccoli, il fairway come bersaglio in se è troppo poco definito
  • Visualizzate il tipo di colpo desiderato e la sua traiettoria
  • Quando ci sono parecchio ostacoli da evitare aiutatevi mirando ad un punto sullo sfondo della visuale.

Recent Posts

Paige Spiranac, l’annuncio che sconvolge il golf: fans impazziti di gioia

I fans di Paige Spiranac sono impazziti di gioia quando lei ha dato la grande…

7 ore ago

Golf, altro stop per Francesco Molinari: verdetto appena arrivato

Un altro stop per Francesco Molinari. Questo il verdetto arrivato poco fa per il golfista…

10 ore ago

Open Franco Chimenti, in testa Luca Cianchetti: grande lotta nell’Italian Pro Tour

In queste ore si sta concludendo l'Italian Pro Tour con il campionato Nazionale Open Franco…

16 ore ago

Golf, caos e polemiche: la frecciata che stizzisce Phil Mickelson

Non è la prima volta che si alzano delle polemiche per Phil Mickelson, le ultime…

1 giorno ago

Ryder Cup, la leggenda azzurra la pensa come McIlroy: non è la scelta giusta

Sta facendo discutere e non poco la grande novità prevista per la prossima edizione della…

1 giorno ago

Matteo Manassero e Jannik Sinner, storie di campioni italiani: “E’ stato bravo a rischiare”

Da un lato il numero uno al mondo Jannik Sinner e dall'altra Matteo Manassero, due…

2 giorni ago