Arrivano dei pessimi risultati per LIV Golf, una vera e propria mazzata, nonostante tutto ciò che si è fatto e detto: le critiche sono terribili
Il LIV Golf è famoso per aver saccheggiato il PGA Tour di alcuni dei suoi campioni, facendoli firmare dei contratti faraonici per farli giocare nel Tour. E’ stata una mossa che ha sconvolto il mondo del golf, si è creata concorrenza, e i fans sono stati costretti a non veder più giocare tutti i campioni negli stessi tornei, se non nei Major.
Adesso le cose stanno lentamente cambiando, dopo una serie di cause tra le parti, si lavora per un dialogo costruttivo per cercare un accordo. E’ stato coinvolto anche Donald Trump da parte del PGA, grande appassionato di golf e in ottimi rapporti con entrambi i Tour. Le trattative sono arrivate a un punto morto e solo il presidente degli Stati Uniti può risolvere la situazione, anche perché spesso gli eventi LIV si svolgono sui campi di sua proprietà.
Ma la crescita di LIV è lenta, lentissima, sebbene sia un colosso economico finanziato dal fondo saudita PIF, non riesce a essere una seria concorrente per il PGA Tour in termini di ascolti. Infatti, le ultime notizie sono state una batosta molto dura da digerire.
Si è concluso il primo evento dell’anno di LIV a Riyadh con Adrian Meronk che ha vinto il titolo, seguito al secondo posto da Jon Rahm e Lucas Herbert. E’ stato anche il torneo di debutto su Fox Sports dopo che è stato trovato l’accordo con LIV, ma i numeri non sono stati proprio grandiosi, per usare un eufemismo.
Per il primo round, infatti, l’evento ha attirato solo 12 mila spettatori, un numero che definire deludente è dire poco. Sono tanti gli addetti ai lavori che hanno espresso le loro perplessità. Su Youtube nella trasmissione No Laying Up, i conduttori hanno detto: “I numeri sono così scioccanti, c’erano 12 mila spettatori, penso anche altri 12 mila che seguivano l’evento dall’app”.
Giusto per fare un paragone, l’ultimo round di Pepple Beach del PGA Tour ha attirato una media di 3,3 milioni di spettatori. I conduttori hanno poi definito uno ‘spreco enorme’ avere a disposizione campioni del calibro di Jon Rahm in un circuito che non viene preso sul serio. E fa molta fatica a competere in termini di pubblico col PGA.
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