Fabio Fognini non le manda a dire: scoppia la polemica per quanto successo agli Internazionali di Roma. Il tennista ha usato parole molto dure.
I fan di Fabio Fognini sanno bene che non si tratta di una persona molto diplomatica, anzi quando c’è qualcosa che ritiene ingiusto o che gli fa perdere la pazienza, di sicuro non lo nasconde. È stato così anche negli ultimi giorni, per un torneo a cui tiene particolarmente, l’Atp di Roma.
Nella Capitale, il campione di Sanremo è sempre accolto come un idolo: il Foro Italico fa festa per lui, i tifosi lo travolgono di cori, urla e lui ricambia sempre, fermandosi anche a firmare autografi o a scattare qualche foto sul ground. Eppure, non sono mancate anche le polemiche, in questo caso contro gli organizzatori. Ma andiamo con ordine.
Il classe 1987 ha iniziato il suo torneo contro Evans, con la pioggia a fare capolino di mercoledì e che ha portato a rinviare il match, ma poi ha saputo superare le avversità e portare a casa una vittoria pesante in tre set. Poi, però, il suo percorso si è fermato subito dopo contro Taylor Fritz, numero 12 al mondo, che l’ha eliminato in due set. In entrambi i casi, è stato piazzato alla Grand Stand Arena, un campo che lui non ama particolarmente.
Atp Roma, Fognini contro gli organizzatori: “Odio quel campo”
Dopo aver vinto contro Evans, Fognini si era già lasciato andare a una battuta ai microfoni di ‘Sky Sport’: “Sono contento perché finalmente ho vinto su questo campo che tutti sanno che odio, nel vero senso della parola”.
E poi ha rincarato la dose, pur sottolineando di non voler fare polemica: “Questo campo oggettivamente non mi piace. Ho sfatato il tabù l’anno scorso vincendo in doppio con Simone Bolelli e quest’anno ci sono riuscito anche in singolare”.
Pochi giorni dopo, ha dovuto rigiocarci e le cose sono andate di nuovo male. Intanto, aveva continuato la sua battaglia contro la Grand Stand usando ancora una volta l’arma dell’ironia. Attraverso una storia Instagram, aveva invitato i tifosi sul “campo magico” per sostenerlo. Insomma, la maledizione va avanti, e stavolta uno dei tennista più esperti d’Italia magari pretendeva di essere anche un po’ aiutato dagli organizzatori con scelte differenti.