Sport italiano in lutto: tifosi e appassionati si stringono nel doloroso ricordo di uno dei protagonisti degli ultimi anni, appena scomparso.
Addio a un protagonista dello sport italiano, molto amato nella sua città e tra gli appassionati della disciplina di cui è stato per anni un simbolo. La brutta notizia è arrivata negli scorsi giorni, lasciando tifosi e atleti comprensibilmente tristi e sconvolti. Una figura che ha rappresentato sotto certi aspetti un pioniere nel nostro paese, un importante dirigente sportivo che certamente non potrà essere dimenticato.
“Un pilastro ad Avellino”: così lo hanno definito molte testate locali della sua città, dopo la comunicazione dell’improvvisa notizia. Stiamo parlando di Costantino Maietta, morto improvvisamente lo scorso 5 marzo all’età di 68 anni. Per Il momento, la sua famiglia ha scelto di mantenere il riserbo sulle cause della morte del dirigente, che negli anni era diventato una figura molto importante in ambito sportivo non solo locale ma anche nazionale.
Maietta non lavorava certo in uno degli sport più famosi e seguiti in Italia, ma aveva saputo lo stesso guadagnarsi l’affetto e la fiducia di atleti e tifosi nel settore del badminton. Già presidente per diversi anni dell’ASD CFFS Atletica Avellino, Maietta era poi stato Delegato Provinciale FIBa di Avellino, segnalandosi come una figura di grande carisma e dedizione. Un protagonista dello sport italiano e irpino in particolare, anche in ambito prettamente sociale.
Addio a Costantino Maietta, pioniere del badminton nello sport italiano
Chi lo ha conosciuto lo ha descritto ancora in questi drammatici giorni come un uomo di grande generosità, sempre disponibile a tendere una mano verso il prossimo, specialmente se più in difficoltà. Maietta è divenuto noto soprattutto per il suo impegno nel badminton paralimpico, e non solo nel settore dei normodotati. Il suo contributo su questo fronte è stato enorme, considerando che stiamo parlando di una disciplina che ha pochissima visibilità nel nostro paese.
Il mondo dello sport sottolinea, dopo la sua morte, il suo carattere forte e la sua dedizione nel voler creare un ambiente inclusivo per tutti. Particolarmente orientato alla cura degli atleti, è stato un esempio d’ispirazione positiva per tante generazioni di praticanti del badminton italiano. Di professione professore di liceo, Costantino Maietta è stato un vero e proprio educatore, che ha saputo usare lo sport per integrare e migliorare la vita delle persone.