Il centrocampista inglese è uno dei cardini del Milan. A dargli la scossa in carriera, in passato, il tecnico della Lazio.
Il talento londinese, 28 anni il prossimo 23 gennaio, è stato uno dei primi colpi del nuovo corso Milan, targato Geoffrey Moncada e Giorgio Furlani, rispettivamente capo osservatore e ad rossoneri. Loftus Cheek veniva da anni nei quali, seppur fossimo di fronte ad un talento evidente, aveva sempre mancato il salto di qualità definitivo. Sono infatti solo 10 le chiamate nella nazionale inglese, ultima convocazione addirittura il 18 novembre 2018, 2-1 alla Croazia in Nations League.
Con il Chelsea, club nel quale è cresciuto e dove ha sempre giocato ad eccezione della Premier 2020-2021, disputata col Fulham, nelle ultime due stagioni in Premier ha giocato rispettivamente 25 e 24 volte, zero nella tabella dei gol. Con il Milan invece, in sei recite, già 1 sigillo e 2 assist. Come riporta gazzetta.it, il meglio il corposo interno l’ha dato nel 2018-2019, quando in panchina a Londra c’era Maurizio Sarri. In campionato 6 reti e 2 assist in 24 match; 4 timbri e 3 assist in 11 recite di Europa League. Sfortunatamente per lui, a causa di un problema al tendine d’achille, non giocherà la finale del 29 maggio vinta 4-1 con l’Arsenal.
Il numero 8 rossonero non ha mai nascosto la gratitudine verso il Comandante. “È stato il miglior allenatore incontrato a Londra. Quell’anno è stato incredibile. Giocavo nella mia posizione preferita, ero libero e spensierato”, ha ripetuto spesso il giocatore.
Loftus Cheek: “Con Sarri ho capito che il 4-3-3 è il mio modulo”
Il Milan di Stefano Pioli due stagioni fa ha vinto uno scudetto inaspettato utilizzando un solidissimo 4-2-3-1. I due mastini di quella mediana. Franck Kessié e Alessandro Tonali, non ci sono più. Anche per questo motivo, il tecnico emiliano in questa stagione ha deciso di tornare al 4-3-3. In virtù di questa scelta, a Milanello sono arrivati anche Tijjani Reijnders dall’Az Alkmaar e Yunus Musah dal Valencia. In assenza di Bennacer, fermo per la lesione del crociato fino a novembre 2023, Pioli ha affidato a Krunic il ruolo di regista.
Già prima di arrivare a Milano, proprio parlando con Pioli su Zoom, l’ex Chelsea aveva dichiarato quale fosse il suo schema preferito. “A Londra, sia con Sarri sia nell’Academy, giocavamo con il 4-3-3. È il modulo in cui mi trovo meglio”, come riporta ancora la Rosea. Per fortuna dei rossoneri, la Lazio non è riuscita ad accontentare il proprio tecnico.
Sarri infatti avrebbe voluto portare nella Capitale Loftus Cheek, giocatore che per caratteristiche si avvicinava al partente di lusso, Sergej Milinkovic Savic. “Quando l’ho allenato era un crack a livello mondiale. Se sta bene fisicamente, che è uno dei limiti avuti fin qui, è un giocatore mondiale. Ci avevo pensato per la Lazio, ma gli stipendi erano fuori portata per noi”, ha dichiarato l’ex allenatore del Napoli a Sportitalia.
Alla fine però, il Milan è riuscito a portare a, casa il giocatore senza svenarsi. Per il cartellino versati circa 16 milioni più 4 di bonus. Loftus-Cheek, che secondo Capology a Londra incassava 6 milioni di sterline a stagione, a Milano, a fronte di un contratto fino al 2027, si sarebbe accontentato di 4 milioni di euro netti, cifra che in realtà sarebbe alla portata della Lazio. Curiosità: a Roma è poi arrivato Daichi Kamada. Il giapponese, prima dell’addio, era stato bloccato da Maldini e Massara, arrivando da svincolato dopo il mancato rinnovo con l’Eintracht Francoforte.
Non perdere nemmeno un colpo scarica l’app di Calciomercato: CLICCA QUI