Un gravissimo lutto ha colpito il mondo del calcio nelle ultime ore: addio alla bandiera del club in cui ha militato per anni
Una di quelle notizie che lasciano un vuoto tremendo nel vuoto del calcio. Nelle ultime ore non si sta parlando d’altro se non della sua scomparsa. In questo sport ha regalato delle gioie immense ai suoi tifosi che lo ricordano con affetto per tutto quello che ha dato. In particolar modo quelli del Venezia e soprattutto del Livorno.
Bruno Santon ci ha lasciato ad 81 anni. Nonostante sia stato nativo di Marghera (provincia di Venezia) ha avuto un rapporto indimenticabile ed unico con la città toscana. Oggi gli amaranto piangono la sua scomparsa. Proprio all’ombra dei Quattro Mori il suo cuore ha smesso di battere per sempre.
Lutto nel calcio, addio a Bruno Santon: leggenda del Livorno
Una vera e propria icona per gli amaranto a partire dalla seconda metà degli anni ’60. La sua scomparsa è datata venerdì 15 dicembre. Sui social network sono tantissimi i messaggi da parte di tifosi, amanti del calcio ed anche chi ha avuto la fortuna di conoscerlo, nei suoi confronti. Parole di stima e di affetto per un importante personaggio sportivo. Ad annunciare la scomparsa sono stati i nipoti che lo ricordano come una persona riservata, ma allo stesso tempo solare.
Era molto legato alla famiglia, quando poteva andava nella sua città natale visto che aveva deciso di trasferirsi a Livorno. In campo, invece, si trasformava. Un duttile centrocampista (anche con il vizio del gol). Gli anni migliori della sua carriera li ha vissuti proprio in Toscana (tra il 1966 e il 1971). In molti lo ricordano per un episodio particolare: il gesto dell’ombrello nei confronti del portiere della Reggina. Una mossa che gli è costata tre giornate di squalifica.
Senza dimenticare un match di Verona dove si fece giustizia da solo contro chi gli aveva procurato un infortunio serio al ginocchio. Le scarpette al chiodo le ha dovute appendere per via dei tantissimi infortuni. Oltre al Livorno è stata una figura importante anche per il Venezia. Cagliari, Mantova, Lucchese e Portosacco le altre squadre in cui ha militato. Dopo il calcio aveva rivelato un distributore di benzina ai Palazzi rossi.
Non aveva mai lasciato, però, la sua passione per il Livorno. Tanto è vero che effettuava l’abbonamento e non si perdeva un incontro della sua squadra del cuore quando giovava in casa. Era anche un grande appassionato di basket. Lascia la moglie Silvana, i figli Sandro e Rita e parenti. Il funerale di Santon si è svolto nel pomeriggio di sabato 16 dicembre alle 15:30 nella chiesa di S.Jacopo in Acquaviva.