Lutto nello sport italiano, è morto un grande volto

Lo sport italiano è in lutto per un’importante perdita. Si trattava di un volto molto significativo per l’intero movimento

Le imprese sportive in campo, nei palazzetti o negli stadi hanno una parentela stretta con l’immortalità. È come se quelle emozioni stringessero attorno a loro un pubblico talmente ampio e una gioia tanto forte da diventare indimenticabile.

Lutto nello sport italiano
Tifosi italiani in lacrime (ansafoto) – tshot.it

Purtroppo, però, il corpo cambia, invecchia e restano i ricordi, quelli neanche il decadimento fisico e la fine di una carriera possono cancellarli. Nelle ultime ore, il basket italiano ha perso un altro grande esponente: si tratta di Giovanni Battista Cescutti, detto Nino. Il cestista è deceduto all’età di 84 anni in seguito a fatti che sono stati al centro anche della cronaca nazionale. Si trovava a Udine, e precisamente nel centro cittadino, quando è stato investito da un’auto mentre attraversa sulle strisce sotto una forte pioggia. Le sue condizioni sono parse fin da subito gravissime e l’uomo è stato portato immediatamente in ospedale dal 118. Purtroppo è stato tutto inutile: è morto all’ arrivo al Santa Maria della Misericordia. Sul caso sono aperte le indagini dei carabinieri di Udine che dovranno fare chiarezza su quanto accaduto. A prescindere dalla cronaca, lo sport piange una scomparsa di un’autentica stella del basket nel nostro paese, e anche questo lo dicono i fatti.

È morto Nino Cescutti: le imprese in carriera

Cescutti era tornato a vivere da poco tempo a Udine, ma per la sua regione ha rappresentato tantissimo. È stato, infatti, il primo friulano a essere convocato in nazionale, a soli 19 anni.

Lutto nello sport italiano
L’ex cestista Nico Cescutti, morto a 84 anni (© legabasket.it) – tshot.it

Con l’Italia del basket ha giocato i Mondiali del 1963 e gli Europei del 1963 e del 1965, mentre, per quanto riguarda i club, ha vestito le maglie di Olimpia Milano, Pesaro, Varese e Snaidero Udine. Il suo palmares è decisamente ricco: ha vinto il titolo nel 1959 con Milano e nel 1964 con Varese, poi anche una Coppa Intercontinentale e una Coppa delle Coppe. A tratti, Cescutti era assolutamente implacabile: è stato il miglior realizzatore della Serie A nel 1960 e nel 1962. Con il passare degli anni ha fatto una scelta di cuore, decidendo di chiudere la carriera a Udine, poi ha iniziato una nuova vita da allenatore, in Svizzera e ancora nel capoluogo friulano. Dopo la notizia della morte non poteva mancare il cordoglio della FIP: “Alla famiglia Cescutti vanno il commosso abbraccio e le sentite condoglianze del presidente FIP Giovanni Petrucci, a titolo personale e a nome della pallacanestro italiana”. 

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