Mai dire mai… o meglio, mai dire ormai. Il golf riserva sempre delle sorprese, a volte brutte, a volte inaspettatamente piacevoli, quando tutto sembra perduto e invece..
La location è il Golf Club Cherasco, famoso per le sue gare del tartufo in ottobre, ed è proprio ad una di queste che si riferisce l’episodio che vi sto raccontando. Partenza della Pro-am alle ore 8.30 dal tee della buca n. 10. Nebbia assoluta, totale.. avete presente quando non ci si vede a 20 mt? Ovviamente un’infinità di squadre iscritte e con il ritardo dovuto alla nebbia non si sarebbe riusciti a completare tutte e 18 le buche.
Il Comitato di gara decide allora di fare 2 gare separate, anche nella classifica, sui 2 percorsi da 9 buche, con partenza alle ore 11.30. Bene, immaginatevi un po’: sveglia ancora prima dell’alba, 150 km circa per arrivare al golf, tutti pronti al via e invece niente. Aspettiamo, come tutti ancora 3 ore, putting-green un po’ di approcci, 6° caffé della giornata e…. finalmente si parte!!! ma tutta questa attesa sinceramente ci aveva fatto un po’ perdere lo slancio agonistico ed il mio swing era un po’ floscio.
Dopo 5 buche la squadra era chiaramente fuori punteggio per sperare in qualsiasi premio e io stavo ben 3 colpi sopra il par del campo. Successe allora. Durante l’attesa sul tee-shot di un par 3 di 196 mt, mentre una parte di me sperava che questa lunga e infruttuosa giornata volgesse al termine nel minor tempo possibile, con tono scherzoso mi son trovato a dire a me stesso: “beh puoi ancora finire con birdie a questo par 3, eagle al par 5 dopo, birdie al par 4 successivo ed eagle al par 5 finale!!!”.. eheh, con un sorrisetto di poca fiducia alla fine.. chissà che han pensato i miei soci che di tutto ciò han visto solo l’espressione del mio viso.
Ora il green è libero, un bel ferro 3 e la palla rimbalza vicino alla bandiera… il putt non è difficile e.. si dritta in centro alla buca: BIRDIE
Par 5, bel drive, tiro col secondo colpo al green, ma no.. a destra! Finisco ad altezza green ma a destra nel rough.. approccino a correre col PW.. vai, vai… dentro: EAGLE
Par 4 corto ma delicato, ferro 4 dal tee in centro fairway, SW in bandiera a 1 mt e putt facile, no problem: BIRDIE
Ultima buca, par 5. Bel drive dritto lungo il fairway. Secondo colpo al green dritto sull’asta ma non vedo dove atterra, la buca ha la parte finale molto in salita e quindi non si vede con esattezza dove terminano i colpi.. arrivo su cercando con lo sguardo la mia pallina vicino alla bandiera, ma.. niente non c’è.. ah eccola là, era scappata oltre il green, a circa 20 mt dalla buca in rough. Approccio a correre col PW e.. dai, dai.. dentro: EAGLE
Quel pensiero tra me e me, si era realizzato: +3 le prime 5 buche e -6 le ultime 4 buche, totale -3 rispetto al par sulle 9 e vittoria nella classifica individuale.
Non so cosa avrei fatto nelle ultime buche senza quel pensiero, ma è certo che questa storia me la ricorderò per sempre, difatti son passati 8 anni e rivedo perfettamente tutti colpi delle ultime buche.
Non datevi mai per vinti prima del tempo, e non datevi mai vincenti prima della fine dei giochi.. il golf questo lo insegna sempre, a tutti i livelli e fa capire che la testa e i suoi meccanismi giocano un ruolo fondamentale nel nostro amato/odiato gioco.
Tutte le volte che torno a giocare a Cherasco (almeno 1 volta l’anno) ripenso a questo episodio e sorrido, il golf è davvero unico!!
PS il tartufo poi era MOLTO buono..