Marcell Jacobs ha deciso di vuotare il sacco e di raccontare come sono andate veramente le cose: tutta la verità.
Dire che i Ferragnez stiano attraversando un periodo un po’ turbolento non renderebbe l’esatta misura del terremoto che si è abbattuto sulla loro vita. L’affaire Balocco ha messo in discussione l’impero fondato da Chiara Ferragni, ma i risvolti di questa vicenda, ormai di dominio pubblico, non sono il solo grattacapo con cui l’influencer e il marito, il cantante Fedez, stanno facendo i conti in queste burrascose settimane.
Anche il padre di Vittoria e di Leone, infatti, dovrà ora gestire le conseguenze delle rivelazioni fatte, nelle scorse ore, da uno dei suoi più cari amici. O forse sarebbe meglio dire ex, dal momento che hanno chiuso i ponti già da diversi mesi e che le parole affidate alla stampa sono tutto fuorché amichevoli. A parlare di Fedez è stato Marcell Jacobs, il velocista italiano che si è da poco trasferito a Jacksonville, in Florida. Adesso si sta allenando con Rana Reider e spera di tornare, dopo i numerosi acciacchi fisici che per forza di cose hanno penalizzato le sue prestazioni, agli antichi fasti.
Non è questo, ad ogni modo, il punto. Ciò che ci interessa approfondire, in questo momento, sono le ragioni che avrebbero indotto Fedez e Jacobs a troncare un rapporto che procedeva, o almeno così pareva, a meraviglia. Il velocista ha vuotato il sacco nell’intervista rilasciata al magazine Style del Corriere della Sera, ripercorrendo tutte le tappe salienti di un rapporto, d’amicizia e non solo, oramai definitivamente giunto al capolinea.
Marcell Jacobs vuota il sacco: la verità sulla rottura con Fedez
La DOOM Entertainment, l’agenzia di proprietà del marito della Ferragni, assisteva il campione di El Paso relativamente all’utilizzo dei suoi diritti di immagine. E Fedez era particolarmente orgoglioso di questa collaborazione, tant’è che, all’indomani dell’oro vinto da Jacobs a Tokyo, aveva scritto sui social quanto segue: “Fiero di lavorare al tuo fianco, orgoglio italiano”.
Ma si sa, non è tutto oro – è proprio il caso di dirlo – quel che luccica. “Nel 2018 mi sono affidato alla società di Fedez – ha rivelato il velocista nell’intervista – mi aspettavo che stare vicino a lui desse visibilità. Ma non hanno mai sviluppato un progetto”.
“Pensavo fossero pronti a un mio eventuale grande risultato – ha aggiunto, sparando a zero sulla DOOM Entertainment fondata dal cantante – ma non è stato così. Quando ho vinto a Tokyo e mi hanno scritto 24 ore dopo. Erano al mare e non gliene fregava niente. Promettevano soldi e numeri, ma in qualche mese ho realizzato che mi raccontavano come non sono. C’era poca trasparenza“.