Da un lato il numero uno al mondo Jannik Sinner e dall’altra Matteo Manassero, due storie diverse ma due campioni italiani
Lo sport italiano ha vissuto un’annata straordinaria in diversi sport e abbiamo conosciuto nuove leve e conferme per la nostra nazione. Il numero uno al mondo Jannik Sinner ha raggiunto risultati straordinari, ha fatto brillare questo sport e ha portato nuovo interesse verso il tennis, diventando numero uno e conquistando due Slam. Sinner ma non solo, anche il golf può sorridere per una nuova ventata di ottimismo.
Una delle note liete di questa stagione è Matteo Manassero che ha riconquistato la ‘carta’ e ha portato nuovo interesse alla disciplina. Il golf è in crescita, Manassero è tornato tra i grandi e ora c’è curiosità per vederlo all’opera con i migliori in circolazione e magari fare una stagione proprio alla Jannik Sinner. In passato ma anche più recentemente Manassero usò proprio Sinner come metro di giudizio.
Il golfista parlò ai microfoni di Libero qualche mese fa nell’intervista ‘Ero il Sinner del golf, poi ho visto il baratro’. Matteo Manassero era uno dei più grandi talenti in circolazione, poi è improvvisamente crollato e per qualche anno nessuno riusciva a capire il reale motivo di questa crisi. Il talento c’era e c’è sempre stato e Matteo ha riscritto pagine di questo sport.
Sinner e Manassero, un confronto e un grande 2024
Manassero ha concluso il 2024 nella posizione numero 12 della Race to Dubai, un exploit incredibile e che nessuno si aspettava per quest’annata. Grandi risultati e ora nella prossima stagione Matteo potrà disputare i tornei più importanti contro gli avversari migliori, magari fare nel golf quello che Sinner ha fatto e sta facendo invece nel tennis. E l’altoatesino è sicuramente un esempio per Matteo che sottolineava qualche tempo fa:
“Ho seguito Sinner anche se stavo giocando in Bahrein, sono felicissimo per lui. Le difficoltà del mio passato? Avevo l’incoscienza dei 17-18 ani e volevo spaccare il mondo, poi sono iniziati i guai e la fiducia nelle mie qualità è venuta meno. Mi sono sentito vulnerabile”, e l’uomo ha poi spiegato le differenze con Jannik:
“Sinner è solido, lo ammiro molto. Negli ultimi tempi ha dimostrato grande maturità, ha bene in mente cosa fare e non ha bisogno di consigli su come farlo”, ha chiarito cosi il golfista. Due modi diversi di interpretare lo sport ma entrambi con talento e grande ambizione, Manassero e Sinner potrebbero far sognare l’Italia anche nel 2025. Manassero ha espresso fiducia per Sinner e ha sottolineato come sia stato abile e bravo a rischiare nel cambiare staff, una scelta non semplice per un tennista cosi giovane eppure lui lo ha fatto ed è andata tutto bene.