Il neo tri campione del mondo di Formula 1 ha rilasciato delle dichiarazioni piuttosto chiare sul futuro. In molti sono rimasti stupiti
A Losail il fenomeno olandese ha portato a casa il terzo titolo consecutivo, suggellando con un’altra vittoria (la 14° stagionale) un cammino praticamente perfetto. Con cinque gare di anticipo il Mondiale 2023 va già in archivio.
L’attesa è finita, anche la matematica ha desistito e alla fine Max Verstappen ha potuto alzare le braccia al cielo. Il pilota olandese ha vinto in Qatar il suo 14° Gran Premio stagionale e soprattutto è diventato aritmeticamente per la terza volta campione del mondo di Formula 1 . Super Max entra quindi in una stretta cerchia di piloti che ha conquistato almeno 3 allori, affiancando gente come Niki Lauda, Ayrton Senna, Jackie Stewart, Nelson Piquet e Jack Brabham. Inoltre l’alfiere della Red Bull è riuscito anche a piazzarli in modo consecutivo, vedendo il suo nome accostato a Schumacher, Hamilton e Vettel.
Il tedesco, sempre con il team di Milton Keynes, arrivò addirittura a 4 consecutivi, dominando il periodo tra il 2010 e il 2013. La speranza del figlio di Jos è di fare altrettanto nella prossima stagione, anche perché la sua fame di vittorie non è di certo terminata qui, anzi. Un cannibale del genere vede sempre nuove sfide davanti a sé, e considerando che ha solamente 26 anni, non è difficile immaginare come potrebbero cadere molti altri record.
Verstappen, le parole sul futuro stupiscono tutti: “Non voglio lasciare un segno in F1, voglio solo vincere”
La superiorità della Red Bull ha consentito a Verstappen di non soffrire praticamente mai nel corso di questo 2023. Solo Sainz (Singapore) e Perez (Gedda e Baku) sono riusciti a togliergli il primo gradino del podio. Max sa benissimo che in questo momento non ci sono rivali in grado di batterlo, forse per talento, ma sicuramente per l’assenza di una vettura all’altezza della RB19.
Nel post GP del Qatar, in conferenza stampa, l’olandese è stato piuttosto chiaro su quelle che sono le sue priorità per il futuro e di quello che intende fare da qui ai prossimi anni.
“Non sono in F1 per lasciare il segno o un’eredità, ma per vincere e fare del mio meglio”. Messaggio secco e chiaro su cosa significhi per lui il Motorsport. Poi sulla concorrenza aggiunge: “Non ho bisogno di un compagno o di un altro team per tirar fuori il meglio di me“. D’altronde i grandi fenomeni sono cannibali senza essere spinti da nessuno, una mera questione di mentalità. La mentalità del campione.