Il Gran Premio d’Australia si è colorato di rosso grazie alla doppietta della Ferrari. Una giornata da dimenticare invece per Hamilton e Verstappen.
Melbourne non è mai stata così dolce per tutti i tifosi della Ferrari. Il trionfo di Maranello nel Gran Premio d’Australia ha scatenato l’entusiasmo incontenibile dei sostenitori della Rossa, una gioia rimasta troppo a lungo sopita e repressa. E mentre il popolo del Cavallino Rampante è ancora in festa per il trionfo di Sainz e il secondo posto di Leclerc c’è chi si lecca le ferite.
Il grande sconfitto del week end australiano è senza dubbio Max Verstappen: la gara del campione del mondo in carica è finita dopo appena una manciata di giri nel momento in cui i freni della sua Red Bull hanno ceduto di schianto. Un ko pensate e per certi versi inspiegabile.
Milioni di appassionati di Formula 1 hanno ancora negli occhi le fiamme che hanno avvolto il posteriore della vettura del pilota olandese mentre questi si dirigeva ai box. È forse prematuro parlare di campanello d’allarme dalle parti di Milton Keynes, ma un ritiro del genere non può non far riflettere i vertici del team anglo-austriaco.
L’altro grande sconfitto della giornata è senza dubbio Lewis Hamilton, tradito dal motore della sua Mercedes. Il fuoriclasse inglese non avrebbe comunque potuto competere con la Ferrari né molto probabilmente con le due McLaren, in questo momento più veloci e competitive delle Frecce d’Argento.
Tra l’altro proprio a Melbourne si è verificata una congiuntura che non accadeva da oltre due anni e mezzo: sia Verstappen che sir Lewis non si ritiravano nella stessa gara dal Gran Premio d’Italia del 2021. In quell’occasione entrambi erano in lotta per la conquista del titolo mondiale e la loro gara finì a causa di un contatto in pista. Erano i tempi in cui pur di finire l’uno davanti all’altro Hamilton e Verstappen erano disposti a tutto.
Per la cronaca, a vincere quella gara fu Daniel Ricciardo sulla McLaren che precedette il compagno di squadra Lando Norris. La doppietta del team di Woking fu salutata come un evento straordinario e mai più ripetibile, diversamente dal trionfo Ferrari di Melbourne.
Maranello ha lanciato il guanto di sfida alla Red Bull, tra dieci giorni in Giappone vedremo se il team campione del mondo in carica sarà in grado di raccoglierlo. Le sorprese in questo 2024 potrebbero non limitarsi all’Australia.
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