Mazzata tremenda in Serie A, una big con le mani tra i capelli

Arriva una mazzata per le società di Serie A che dovranno fare i conti già nelle prossime settimane con un cambiamento radicale.

Il decreto crescita per la Serie A ha rappresentato senza ombra di dubbio un metodo di risparmio efficace. Ma prima di capire cosa potrebbe comportare, in termini economici, l’abolizione di questo decreto, è doveroso un breve recap. Questo decreto consiste sostanzialmente in una serie di agevolazioni economiche per tutti i club militanti nel calcio professionistico.

Serie A sotto shock, che mazzata
Mazzata fiscale sulla Serie A – tshot.it

In termini pratici riguarda la mancata tassazione della maggior parte della base imponibile del reddito. Questo per i club è sempre stato un vantaggio non indifferente, considerata la mole di risparmio che si può trarre soprattutto sugli ingaggi. A breve però non sarà più così: ecco perché.

Il decreto crescita sparirà a breve

L’amatissimo decreto crescita (da parte delle società) ha le ore contate. Il Governo ha recentemente deciso di abolire questa manovra a partire dal prossimo primo dell’anno, inaugurando il 2024 con non poche difficoltà a carico dei club. Alcune squadre ne risentiranno sicuramente di più, altre probabilmente di meno.

Indubbiamente il modo di fare mercato cambierà radicalmente, impedendo a molteplici squadre di importare potenziali top player dall’estero ad un prezzo altamente vantaggioso. Questo potrebbe riportare in auge i settori giovanili, ma è inevitabile che molte dinamiche verranno meno.

Roma, arrivano brutte notizie per i giallorossi
La Roma è il club che ha apprezzato di più il DL crescita: ecco perché (Tshot.it). ANSA Foto

Così, dopo 3 anni con le spalle coperte, numerose squadre dovranno totalmente rivedere il loro approccio al calciomercato. Il desiderio iniziale era quello di fare slittare la sua proroga verso la fine del mese di febbraio 2024, così da tutelare quantomeno parzialmente il prossimo mercato invernale. Ma il governo ha mostrato una certa fermezza nella sua decisione, respingendo dunque la richiesta.

Le squadre che ne hanno tratto il maggiore beneficio sono state indubbiamente Inter, Juventus, Milan, Napoli e Roma. Complessivamente, sul monte ingaggi, sono infatti stati risparmiati quasi 100 milioni di euro. I giallorossi sono il club che ha tratto il vantaggio maggiore, risparmiando esattamente 21 milioni di euro grazie all’applicazione del DL crescita.

Successivamente c’è il Milan, con 20.55 milioni di euro risparmiati. A completare il podio possiamo trovare invece la Juventus, con circa 17 milioni di euro messi in archivio. Napoli e Inter hanno potuto risparmiare rispettivamente 14 e 13 milioni. Cifre sicuramente molto interessanti, che i club potrebbero però perdere in maniera abbastanza clamorosa.

Il malcontento dei dirigenti non è servito a placare il potere decisionale del governo, che sembra essere ben poco intenzionato a fare marcia indietro.

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