Davvero incredibile quello che è successo a Rory McIlroy: il campione nordirlandese non riesce ad uscire dall’incubo, una maledizione.
Il confine tra estate e incubo nello sport è sempre molto sottile, ora lo sa anche Rory McIlroy che ha celebrato un anniversario poco invidiabile. Una vera maledizione per il campione nordirlandese, ma in fondo se l’è andata a cercare.
La storia dice che la sua carriera, almeno nei Major, è divisa in due. A 22 anni, nel 2011, il suo primo grande trionfo negli US Open. Poi l’anno successivo il PGA Championship e nel 2014 il bis in questo torneo insieme all’Open Championship. Certo, non è mai arrivata una vittoria nel Matsters, ma quattro tornei dello Slam sono in bel biglietto da visita.
Solo che da allora è cominciata la sua astinenza. Quell’anno, nel 2014, ha anche detto addio alla sua storica fidanzata, la campionessa danese di tennis Caroline Wozniacki a poche settimane dalle nozze. Ed è come se sul suo destino si fosse abbattuto un anatema. Rory è stato protagonista ovunque nel mondo, ha vinto altri tornei ed è diventato decisivo per le vittorie dell’Europa in Ryder Cup.
Perché nei match play, ma anche nei Foursomes e nei Fourballs si esalta e gli Stati Uniti lo hanno più volte provato sulla loro pelle. Ora aveva l’occasione per riprendersi anche quello che aveva perduto negli anni e invece ha fallito.
Tutto è cominciato nelle ultime buche dello US Open 2024 a Pinehurst, in North Carolina. McIlroy era partito con 3 colpi di svantaggio su Bryson DeChambeau, ma con una grande prima parte nel giro finale ha rimontato e lo ha passato.
Quasi perfetto fino alla 14, è arrivato a quattro buche dalla fine in vantaggio. Poi un bogie alla 15, ma ancora la possibilità di vincere. Alla 16 però ha mancato un putt da meno di 1 metro. E il dramma è diventato totale alla 18: stessa situazione e di nuovo un errore inspiegabile per un campione come lui. Così DeChambeau, che giocava appena dietro di lui, ha capito di avere di nuovo la possibilità di vincere e l’ha sfruttata.
Ha chiuso con 274 colpi, quindi sei sotto il par, uno in meno del suo rivale he ha chiuso al secondo posto. In terza posizione con 276 (quindi -4), altri due statunitensi, Patrick Cantlay e Tony Finau. DeChambeu, californiano quasi 31enne, è al suo secondo US Open dopo quello del 2022. In classifica mondiale era precipitato al numero 131 solo perché gioca bel LIV e quindi non fa punti, ma vale ampiamente i primi dieci nei quali in effetti è rientrato. In più ha portato a casa 4.300.000 dollari, il premio per il vincitore.
E se uno crede al destino, anche due anni fa aveva trionfato negli US Open con -6. Rory invece è crollato sul più bello e ha preferito infilarsi subito in macchina per andarsene via senza rilasciare nessuna dichiarazione. Ora dovrà preparare l’ultimo Major dell’anno, l’Open Championship dal 18 luglio al Royal Troon in Scozia. Per lo US Open invece dovrà aspettare il 2025 all’Oakmont Country Club.
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