Non si placa la bufera attorno a Jannik Sinner dopo la sentenza sulla positività al Clostebol: arriva l’attacco frontale.
Inutile girarci intorno: il mondo del tennis si è incredibilmente spaccato in due sul caso Sinner. Sottolineiamo ‘incredibilmente’ perché le prove portate dal tennista azzurro a supporto della tesi dell’inconsapevolezza e dell’involontarietà nell’assunzione – tramite un massaggio fatto dal proprio fisioterapista – del Clostebol sono, oltre che dimostrabili e dimostrate, anche assunte come vere dalla stessa ITIA, l’organismo sull’integrità sanitaria degli atleti che ha emesso la mite sentenza nei confronti di Jannik.
Ci sono due pariti, dicevamo. Del primo fanno parte i colpevolisti, quelli che puntano il dito contro il campione altoatesino accusandolo platealmente di essersi dopato volontariamente e di essere meritevole di almeno due anni di squalifica. Il fronte è capeggiato da Nick Kyrgios, il tennista australiano ormai fermo da tantissimo tempo per innumerevoli guai fisici.
C’è però anche il partito degli innocentisti, che annovera al suo interno alcuni big del circuito – pochi a dire il vero – come Matteo Berrettini e Sascha Zverev, e nel quale si è iscritto con decisione anche Toni Nadal, zio del campione maiorchino e suo storico coach per 27 anni, se consideriamo anche l’infanzia del mancino di Manacor.
A dire il vero ci sarebbe anche un terzo schieramento, quello degli ‘ignavi’, per usare un termine tanto caro al fuoriclasse per antonomasia della letteratura italiana. Il fronte di chi non si espone, di chi resta sulle sue, di chi si rifugia dietro considerazioni generali. Mostrando implicitamente dubbi e perplessità. In attesa di prese di posizione più nette, il terzo partito è capeggiato dai due più grandi rivali di Jannik: Novak Djokovic e Carlos Alcaraz.
Kyrgios ancora all’attacco di Jannik: accuse pesantissime
“Ridicolo. Che sia stato accidentale o pianificato. Ti hanno fatto fare due test con una sostanza (steroide) proibita… dovresti stare via per 2 anni. Le tue prestazioni sono migliorate. Crema per massaggi… Sì, simpatica come cosa“. Questo il primo post del tennista australiano, come detto in prima linea contro la versione del numero uno del mondo, alla notizia della positività al Clostebol diffusa il 20 agosto dalle agenzie di stampa. Il nativo di Camberra non si è però certo limitato a questo.
Rispondendo ad Andy Roddick, il campione americano che nel suo podcast e in altre occasioni si era esposto in difesa di Sinner dicendo che fosse assolutamente normale che quest’ultimo si sia fatto massaggiare senza guanti, il finalista a Wimbledon 2022 ha rincarato la dose.
@andyroddick https://t.co/xGx4oVBM2u
— Nicholas Kyrgios (@NickKyrgios) August 25, 2024
“Ecco alcune informazioni davvero interessanti su quanto velocemente questo entra ed esce dal tuo sistema. “Un miliardesimo di grammo” tutte queste s*******e. Ci sono dei professionisti che dicono che gel e creme sono un buon modo per doparsi“, ha postato Kyrgios, prendendo come riferimento delle presunte teorie mediche che poi sarebbero state smentite, di lì a poco, dalla stessa piattaforma X che aveva ospitato il tweet dell”australiano.
“Il rapporto afferma che non c’è stato alcun miglioramento delle prestazioni. Il professor David Cowan: ‘Anche se la somministrazione fosse stata intenzionale, le piccole quantità che probabilmente sono state somministrate non avrebbero avuto alcun effetto dopante rilevante‘”.
Non una gran figura quella fatta da Kyrgios, che sembra posseduto da una sete di vendetta che qualcuno attribuisce – a questo punto la tesi è credibile – al fatto che l’attuale ragazza di Jannik sia proprio quella Anna Kalinskaya precedentemente legata a Nick da una relazione amorosa finita evidentemente male…