Il ricordo per Sinisa Mihajlovic ha commosso tutti, anche tanti tifosi: cosa è successo nel giorno più bello per il Bologna.
Tra i miti del calcio italiano, e non solo, non si può dimenticare Sinisa Mihajlovic, un uomo dalla personalità forte e dal talento smisurato che è stato costretto ad arrendersi nella lotta alla leucemia. Da calciatore aveva un sinistro magico e fatato, uno dei migliori in circolazione, ma da allenatore ha trasferito ai suoi ragazzi una mentalità vincente e una capacità di leadership eccezionale, riuscendo comunque a essere molto amato.
Proprio per questo, nei giorni di festa del Bologna, tornato in Champions League dopo più di 50 anni, non poteva mancare un ricordo per l’allenatore che, di fatto, ha iniziato a costruire insieme alla società il progetto rossoblù. Senza togliere merito alla cavalcata meravigliosa di Thiago Motta e dei suoi uomini, senza le basi poste da Mihajlovic, non sappiamo se questo traguardo sarebbe mai arrivato.
Fatto sta che anche nelle ore della festa con i tifosi, alcuni hanno manifestato un bel pensiero per il loro ex tecnico, soprattutto Riccardo Orsolini, che ha espresso parole degne di nota per l’indimenticato tecnico serbo.
Orsolini non dimentica Mihajlovic: “Il primo pensiero è stato per lui”
Il Bologna ha centrato una vittoria pesantissima contro il Napoli, poi tutto il club ha assistito ad Atalanta-Roma il giorno dopo. La vittoria dei bergamaschi ha scatenato una gioia ancora più grande nel capoluogo emiliano, con la matematica certezza di partecipare alla prossima Champions League.
Thiago Motta è entrato nella storia e si è guadagnato un posto di pregio negli almanacchi di Serie A, in attesa di capire se deciderà di resterà in rossoblù o cederà alla tentazione del trasferimento immediato in una big, con Juventus e Milan in forte pressing. Riccardo Orsolini, uno degli uomini simbolo della cavalcata di questa stagione, anche in un clima del genere, non ha potuto fare a meno di esprime qualche parola proprio per Mihajlovic.
“Non posso nasconderlo, il primo pensiero a fine Atalanta-Roma è andato anche a lui”, ha iniziato. “Qui adesso succede l’inferno, adesso… ho smesso di piangere circa 30 secondi fa”. È l’ennesima conferma di come l’idolo ex Lazio, Inter e Milan abbia lasciato un marchio indelebile sul gruppo e sul calcio italiano, che nessuno potrà mai cancellare.