Per tifosi e giocatori è impossibile dimenticare Sinisa Mihajlovic, uomo in grado di lasciare il segno ovunque.
Era il 16 dicembre del 2022 quando il tecnico Sinisa Mihajlovic si arrendeva definitivamente alla malattia. A strappare l’ex allenatore del Bologna alla sua famiglia è stata la leucemia, grave male con il quale era da tempo costretto a fare i conti. Tutto è iniziato nel luglio del 2019 quando il serbo, diventato italiano d’adozione, scioccava il mondo del calcio annunciando a tutti la sua condizione.
Da quel momento per l’ex Lazio e Bologna è iniziato un lungo calvario che, almeno inizialmente, lo aveva visto avere la meglio. Mihajlovic era infatti riuscito a guarire e a tornare in panchina, tutto lasciava pensare che poteva davvero essere più forte delle avversità. Poi la malattia si è ripresentata e l’esito è stato quello che tutti conosciamo.
La vita della famiglia Mihajlovic non è più la stessa, proprio come non lo è per tanti di quei calciatori che hanno avuto il piacere di crescere sotto la sua guida e le sue indicazioni. Proprio uno dei suoi giocatori più affezionati, a circa un anno e mezzo dalla scomparsa, ha voluto ricordare il mister e i suoi preziosi insegnamenti.
Ricordo a dir poco commovente quello regalato, attraverso i microfoni ufficiali della Serie A, da Lorenzo De Silvestri. Capitano del Bologna, noto tifoso della Lazio, che non ha mai negato il suo affetto nei confronti di quella che è stata un’autentica leggenda vivente per il calcio internazionale. Ai microfoni ufficiali della Lega, il calciatore rossoblù ha dichiarato che i risultati recente del club emiliano sono anche merito del lavoro iniziato dall’ex tecnico.
“Ha portato innovazione e un modo spavaldo di giocare le partite” ha ammesso De Silvestri che ha faticato a non essere travolto dall’emozione mentre ricordava il mister a cui è particolarmente affezionato. “Ci ha lasciato grande maturità” ha poi proseguito il classe 1987 che ora spera di raggiungere il più grande degli obiettivi. Qualificarsi in Champions League sarebbe il modo migliore per celebrare il ricordo del tecnico serbo che, se in qualche modo sta avendo la possibilità di seguire la sua vecchia squadra, sarà sicuramente felice dei risultati ottenuti dai suoi ex giocatori.
Mihajlovic ha smesso con il calcio nel 2006, ai tempi giocava nell’Inter, ed è subito finito in panchina. Il suo primo incarico è stato quello di vice di Roberto Mancini. Poi, dopo un lungo pellegrinaggio, il 28 gennaio del 2019 è tornato sulla panchina del Bologna al posto di Filippo Inzaghi, il serbo è stato il tecnico dei felsinei fino al suo ultimo giorno. Sono tante le volte in cui i tifosi, non solo dei rossoblù, hanno colto l’occasione per ricordare il tecnico. A dimostrazione di come nei loro cuori è ancora oggi vivo.
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