Ciò che manca ai rossoneri è l’apporto del centravanti francese: in Champions sta diventando un problema
Zero reti, ancora un volta. Il Milan col pari a reti bianche di Dortmund non può permettersi di sorridere perché nel suo fortino di St. James Park il Newcastle ha dato prova di forza demolendo 4-1 il Paris Saint Germain. Ora le cose si complicano perché le prossime due sfide contro i francesi saranno decisive per il passaggio del turno.
Una sfida quella del Signal Iduna Park non molto dissimile da quella di San Siro all’esordio: Milan presente in campo e più volte pericoloso contro un avversario per giunta che non ha avuto timore di attaccare. Poi davanti al portiere dei tedeschi Kobel i soliti errori che hanno vanificato tutto quanto creato in precedenza.
Il dato offensivo del Milan versione Champions League è abbastanza preoccupante e dovrebbe servire da segnale d’allarme per Pioli in vista del doppio scontro col Paris: nelle ultime quattro partite di Champions – due di quest’anno e due della passata stagione nel Derby con l’Inter – i rossoneri non hanno mai segnato. Per il Milan questo è un problema serio che deve essere risolto quanto prima per evitare beffe fin troppo dolorose.
Milan, che fine ha fatto Giroud?
Tralasciando un attimo il discorso Champions, ciò che salta all’occhio sono le difficoltà che sta vivendo Olivier Giroud. A lui non ci si chiede il miracolo, a 37 non è facile mantenere ritmi e reti a ogni partita, ma quantomeno un attaccante di altissimo livello come lui dovrebbe approfittare degli svarioni difensivi avversari, e contro il Borussia Dortmund le possibilità in tal senso non sono mancate. Il francese è parso stanco e poco reattivo, necessita di tornare subito a esultare – è la cura migliore per ogni attaccante – e contro il Genoa avrà la ghiotta opportunità per farlo.
Pioli sa benissimo che alla fine sarà l’ex Arsenal e Chelsea il suo attaccante di riferimento, al netto dell’ottimo percorso intrapreso da Okafor che si sta sforzando non poco per interpretare il ruolo di attaccante puro. L’allenatore sa anche che da lui passano la maggior parte delle reti del Milan, soprattutto quelle più pesanti. Lo ha ricordato il giornalista Furio Focolari in una recente intervista a Radio Radio: “Giroud non è mai stato attaccante un capocannoniere prolifico ma di reti pesanti ne ha fatte negli ultimi anni“, ha detto Focolari aggiungendo che il francese in questo momento rappresenta l’anello debole della squadra.
Il Milan sa che per ritornare a segnare con regolarità deve spronare il proprio numero 9, un calciatore che negli ultimi anni si è dimostrato sempre decisivo nelle partite che contano.