La carriera di Rafa Nadal è sempre più appesa a un filo. Il fuoriclasse spagnolo farà di tutto per essere presente al Roland Garros.
Vent’anni di carriera possono bastare a chi non ha fatto altro che inanellare trionfi collezionando trofei. Ma Rafa Nadal prima di appendere una volta per tutte la racchetta al chiodo vuole verificare se esiste o meno la possibilità di superare gli infortuni e gli acciacchi che lo hanno tenuto lontano dai campi per tutto il 2023 e per buona parte di questo inizio di 2024.
Di certo il tennista di Manacor non è più l’indistruttibile macchina da guerra capace di conquistare 22 titoli del Grande Slam oltre a una serie interminabile di tornei del circuito mondiale. Ad oggi non è dato sapere se sarà in grado di disputare gli Internazionali d’Italia a Roma o se farà in tempo a recuperare per il Roland Garros.
In caso contrario tutti i suoi milioni di fan sarebbero autorizzati a credere a un imminente addio alle competizioni agonistiche. Un’ipotesi che da qualche giorno sta prendendo tristemente corpo, soprattutto grazie alle dichiarazioni rilasciate da Toni Nadal, lo zio ed ex coach di Rafa.
Dunque, Nadal potrebbe compiere un percorso simile a quello del suo ex grande rivale e amico, Roger Federer. Il campione di Basilea ritiratosi nel 2022 come sua ultima apparizione in un torneo decise di presentarsi alla Laver Cup, la competizione a squadre che vede sfidarsi in campo una formazione dell’Europa e una del Resto del Mondo.
Nadal, ora è ufficiale: il cammino è lo stesso di Roger Federer, tifosi spiazzati
Ebbene, non più tardi di qualche ora fa è arrivato l’annuncio ufficiale della presenza di Nadal alla prossima edizione che prenderà il via il prossimo 20 settembre a Berlino. Dunque dopo la disputa degli Open degli Stati Uniti, il quarto e ultimo torneo del Grande Slam.
Nadal farà parte del team del Vecchio Continente che affronterà il Resto del Mondo. E chissà che questa non sia l’occasione per l’annuncio del sofferto addio alle competizioni agonistiche, magari con il conforto di Roger Federer. L’ex fuoriclasse svizzero, per chi ancora non lo sapesse, è uno degli ideatori della Laver Cup e con ogni probabilità sarà presente a Berlino per la prossima edizione.
Non sarebbe dunque né strano né inverosimile se King Roger facesse in qualche modo da testimone all’ultima apparizione su un campo da tennis del suo ex rivale. Un modo come un altro per confermare la grande empatia che ha sempre segnato il rapporto tra i due.