Ancora guai per Jannik Sinner, questa volta a parlare del numero uno al mondo ci ha pensato il rivale Rafael Nadal.
Solo due volte Rafael Nadal e Jannik Sinner si sono incontrati sul campo, la prima nel 2020 e la seconda nel 2021. In entrambi i casi a vincere è stato il più esperto spagnolo. Ai tempi era ancora sulla cresta dell’onda mentre l’italiano, giovanissimo, cercava di affermarsi nel mondo del tennis. Due generazioni a confronto per loro che a distanza di anni dall’ultimo match sono tornati a concedersi un botta e risposta a distanza.
I tifosi proprio non riesco a credere che non ci saranno altri duelli tra Nadal e Sinner. L’ex campione iberico ha infatti deciso di prendersi del tempo dove valuterà se continuare con la carriera agonistica oppure no. Il trentottenne ha dichiarato che la decisione definitiva sarebbe arrivata dopo le Olimpiadi ma al momento non ci sono stati aggiornamenti.
Nadal, tuttavia, è tornato a parlare delle recenti vicende legate al suo sport e lo ha fatto chiamando in causa Sinner. Nessun accenno al futuro da parte del classe 1986 che ha però sentito il dovere di dire la sua sulla accuse che hanno coinvolto l’attuale numero uno del ranking.
Sinner sotto accusa, Nadal ha rotto il silenzio
Sul finire dell’estate Nadal è tornato a parlare di tennis in televisione ed è stato proprio durante l’ultima ospitata a El Hormiguero che ha parlato di attualità, soffermandosi principalmente sulle accuse di doping che hanno gettato nella bufera lo stimato rivale. Colpo di scena da parte dello spagnolo che ha voluto prendere le parti del collega.
Dall’alto della sua esperienza Nadal avrebbe potuto puntare il dito contro Sinner, dapprima accusato e poi scagionato grazie alla sentenza del Tribunale che ha parlato di doping accidentale, accusandolo di ingenuità. Invece ha voluto prendere le sue difese assicurando che non c’è stata malafede nel gesto. “Conoscono Sinner e sono convinto che non volesse doparsi” ha dichiarato l’ex campione in diretta mondiale.
Nel mondo del tennis oggi ci sono due schieramenti, da una parte quelli che difendono Sinner e dall’altra quelli che invece accusano la Federazione perché non ha avuto lo stesso occhio di riguardo per tanti altri atleti, in particolare tennisti, che hanno commesso lo stesso sbaglio dell’italiano. La bufera non sembra quindi destinata a placarsi e al di là di quello che può pensare Nadal, ci saranno altri professionisti pronti contestare il fortunato epilogo dell’altoatesino.