Tutto il mondo dello sport si è soffermato sulla polemica nata alle Olimpiadi 2024 per l’incontro di boxe tra Imane Khelif e Angela Carini.
Gli ultimi tre giorni sono stati estremamente complicati e gli sguardi di tutti gli sportivi e appassionati delle Olimpiadi si sono soffermati sulle polemiche infinite che vanno ancora avanti per quanto accaduto in diretta mondiale nell’incontro di boxe tra l’algerina Imane Khelif e l’italiana Angela Carini durato solo 46 secondi a causa del ritiro della pugile napoletana dopo i primi due colpi ricevuti.
Lo scandalo è nato prima dell’incontro e ora non si arrestano le polemiche, diventate sempre più aspre e difficili da gestire anche per le stesse federazioni e le atlete che si trovano in mezzo a due fuochi ardenti.
Caso Khelif alle Olimpiadi 2024: la spiegazione del suo “problema”
Il caso Khelif sta spopolando dopo l’incontro con l’italiana Angela Carini. Le polemiche nascono dal dubbio sulla sessualità della pugile algerina. Tutto nasce da un problema di natura ormonale con cui Imane Khelif deve convivere sin da giovanissima. Problema che lo scorso anno ha portato alla mancata partecipazione al Mondiale di pugilato, a causa del livello di testosterone troppo alto per il range femminile.
Imane Khelif è considerata intersex: cosa significa? Per l’Istituto superiore di Sanità, il termine Intersex comprende tutte le variazioni nelle caratteristiche del sesso che sono presenti fin dalla nascita e non rientrano nelle tipiche nozioni dei corpi femminili o maschili. Le variazioni possono riguardare i cromosomi e ormoni sessuali, i genitali esterni e le componenti interne dell’apparato riproduttivo.
La pugile algerina appartiene a questa categoria ma il CIO le ha dato regolarmente il via libera a partecipare alle Olimpiadi, dopo un periodo di cure specifiche di un anno che hanno portato ad abassare il livello di testosterone.
Polemica su Imane Khelif: intervengono i medici
La Gazzetta dello Sport ha approfondito il tema su Imane Khelif andando a intervistare i medici specializzati in materia ormonale e sessuale. “Il testosterone è un fattore per lo sviluppo e l’aumento delle masse muscolari utile a favorire l’ipertrofia e la forza muscolare“, spiega il Professor Angelini e serve anche “nella decisionalità e nella capacità di recupero dallo sforzo. Tutti punti chiave per le performance degli atleti“.
Il professor Angelini conferma dal punto di vista medico scientifico che “se ci sono dei limiti di testosterone per determinare i casi di uso di testosterone esogeno (cioè non prodotto dall’organismo e quindi doping), ci dovranno essere anche dei criteri per determinare se un’atleta può partecipare o meno a una competizione“.
La questione quindi è determinata e può essere cambiata solo dal CIO che dovrà studiare bene anche questo caso per evitare ulteriori polemiche in futuro.
Khelif squalificata dalle Olimpiadi?
Il caso Khelif, dunque, pare ormai molto chiaro: avendo il CIO accettato la partecipazione della pugile algerina, si andrà avanti con la sua partecipazione fino alla fine delle Olimpiadi (fin quando sarà in gara).
Khelif non sarà squalificata alle Olimpiadi e non c’è nessuna possibilità di ripescaggio per Angela Carini, come era stato paventato nelle scorse ore da molti tifosi e anche da alcuni addetti ai lavori.