Non guardo sport in TV, oltre al golf. Questo è quasi sempre vero ad eccezione di questi giorni in cui la TV, a pagamento e non, è monopolizzata dalle Olimpiadi ed a meno di essere dei patiti di filmacci trasmessi sulla pay tv (tipo Dinocroc Vs Supergator, un colossal…) non c’è molta altra scelta. Ma le Olimpiadi sono davvero un evento eccezionale e nella prossima edizione del 2016 avremo un motivo in più per guardarle.
Mi riferisco ovviamente al golf che nelle Olimpiadi del 2016 a Rio sarà tra gli sport presenti, dopo ben 112 anni dall’ultima apparizione nel 1904 alle Olimpiadi di St Louis in USA, che poi era solo la seconda dopo quella del 1900 a Parigi.
La gara si svolgerà sulla distanza delle 72 buche, formula stroke-play, con eventuale playoff su 3 buche nel caso ci siano più giocatori a parimerito in 1°, 2° o 3° posizione.
Sul sito delle Olimpiadi di Rio 2016, c’è questa inquietante descrizione del golf:
“The athletes compete individually on grass fields that have different configurations. There are varied Golf courses leading to holes with orange-size diameter. The goal is to roll the ball into the hole with the fewer number of strikes as possible.”
Che traducendo in modo un po’ letterale suona come:
“Gli atleti competono individualmente su percorsi in erba di diverse configurazioni. Ci sono diversi percorsi di golf che conducono a buche della dimensione di un arancio. L’obiettivo è far rotolare la palla dentro la buca con il minor numero possibile di colpi”
siamo in buone mani…
Fin da quando si è iniziato a parlare di Golf ed Olimpiadi non mi sono mai sentito troppo convinto. Nel Golf la tradizione è molto viva e ben rappresentata da competizioni che sono al fondamento stesso del gioco, vedi per primi i 4 Majors, The Masters, US Open, The Open Championship ed il PGA Championship (in ordine di gioco).
Se penso ai miei sogni di ragazzino, convinto che siano condivisi da molti altri aspiranti campioni di golf, la preferenza è sempre stata quella di voler vincere un Major, magari ognuno di noi ha il suo preferito, per me è il Masters, per altri lo US Open, ma sempre di queste gare storiche parliamo, credo mai nessuno si sia sognato di vincere una medagli d’oro. Almeno finora.
Chissà nel tennis come sono viste le Olimpiadi, mi pare che come tradizione sia lo sport più vicino al golf: a Federer, dovendo scegliere, farà più piacere vincere una prova dello slam o una medaglia d’oro? Oppure, visto che Federer ne ha vinti molti di tornei dello slam, al ragazzino promettente che sogna sui campi di tennis italiani, quale torneo è in cima alla sua lista dei sogni?
Poi ho visto, per intero, la cerimonia di apertura dei giochi olimpici di Londra 2012. Davvero toccante e spettacolare, soprattutto vedere lo spirito, dei più, di partecipazione e la soddisfazione di così tanti veri atleti nel solo esser presenti. Con le loro macchine fotografiche e videocamere a riprendere gli spalti e tutto quanto c’era attorno, come ad immortalare un successo ed un momento che potrebbero non tornare mai più. Il sogno di una vita.
Ed è allora che mi sono ricreduto su Golf ed Olimpiadi, credo che nel tempo anche le Olimpiadi troveranno il meritato posto nei sogni di ogni golfista del pianeta, anche perché il Golf ha subito profondi cambiamenti passando da gioco per privilegiati a sport a tutti gli effetti e questa è senz’altro una caratteristica che lo avvicina al mondo Olimpico.
Credo che per i valorosi partecipanti a Rio 2016 sarà una soddisfazione incredibile poter essere parte di un evento così emozionante. Ci saranno professionisti, non credo si sappia ancora scelti in base a quale criterio anche se a logica credo che il World Ranking sia la scelta più equa.
Piccola curiosità, nelle Olimpiadi del 1900 a Parigi la medaglia d’oro maschile sulle 36 buche è andata a Charles Sands (USA) con 82+85=157 colpi, mentre la medaglia d’oro femminile sulla distanza di 9 buche è andata a Margaret Ives Abbott (USA) con 47 colpi.