È diventata virale nei social network la superstizione delle atlete cinesi impegnate ai Giochi Olimpici di Parigi 2024
Rigoroso regime dietetico, allenamenti con attrezzature avveniristiche, analisi biomeccaniche e monitoraggio dei principali parametri fisiologici attraverso dispositivi che la tecnologia mette a disposizione. Nulla viene lasciato al caso nella preparazione alle Olimpiadi, la più importante competizione sportiva del mondo.
Eppure, in mezzo a tanta tecnologia c’è ancora spazio per qualcosa di ancestrale che ci riporta indietro nei secoli quando l’uomo si illudeva di sterilizzare gli influssi negativi di quelle forze ignote su cui non aveva il minimo controllo attraverso il ricorso a pratiche scaramantiche.
Insomma, anche gli atleti impegnati ai Giochi Olimpici di Parigi 2024 non rinunciano alla scaramanzia. In particolare, è diventata virale sui social la foto che ritrae le atlete cinesi che hanno preso parte alla 20 chilometri di marcia. La prova è stata vinta dalla cinese Jiayu Yang che ha preceduto la spagnola María Pérez.
Ma, come detto, a catturare l’attenzione degli utenti dei social è stato un dettaglio apparentemente insignificante: la vincitrice dell’oro e le sue compagne avevano l’ombelico coperto con un cerotto. Il motivo? Per una pura e semplice superstizione.
Olimpiadi, ecco perché le atlete cinesi gareggiano con l’ombelico coperto da un cerotto
Dunque, a Parigi 2024 Jiayu Yang ha tagliato per prima il traguardo con il tempo di 1 ora, 25 minuti e 34 secondi. Un netto miglioramento rispetto alla dodicesima posizione ai Giochi di Tokyo 2020. In entrambe le occasioni lo ha fatto con un cerotto che le copriva l’ombelico.
Quest’ultimo nella cultura cinese è considerato un centro energetico vitale dove si ritiene che convergano più di 72 mila vene in conseguenza del suo legame con il cordone ombelicale e la placenta durante la gravidanza. La sua importanza consiste nel fatto che è la prima parte del corpo che si forma durante lo sviluppo embrionale.
Proprio in ragione della sua conformazione, l’ombelico nella cultura cinese è considerato un punto energetico (chakra) vulnerabile all’ingresso di energie negative provenienti dall’esterno. Alcuni atleti, non contenti, vanno oltre collocando sotto il cerotto una pietra perché, come una calamita, attiri le energie positive. Pratica, quest’ultima, che affonda le sue radici nella medicina cinese e a cui si cominciò a fare ricorso nell’anno 1400 a.C.
Comunque, è opportuno evidenziare che si tratta solo di una superstizione e che, pertanto, non è supportata da alcuna evidenza scientifica. Eppure, sulla scorta della medaglia d’oro conquistata dalla cinese Jiayu Yang che ha gareggiato con l’ombelico coperto da un cerotto, atleti non cinesi potrebbero essere stuzzicati dall’idea di emularla. In fondo, tentare non costa nulla e poi vincere una medaglia olimpica val bene anche coprire l’ombelico con un cerotto.