Olimpiadi, nasce il nuovo Rodman: “Mi piace essere fischiato”

Dennis Rodman ha fatto scuola nel corso degli anni e a distanza di anni dal suo ritiro c’è chi vuole seguirne l’esempio: stesso atteggiamento.

Il fuoriclasse dei Chicago Bulls, che con Michael Jordan vinse tutto il possibile in NBA, ha sempre dato il meglio di sé sotto pressione, con tutto il pubblico contro. Se una cosa non gli è mai mancata è la personalità. Ha fatto parte della squadra più amata conosciuta della storia dell’NBA. Dennis Rodman era una componente fondamentale dei Chicago Bulls di Michael Jordan, che dominarono la lega negli anni ’90.

Si ispira a Dennis Rodman
Lo spirito di Rodman rivive in lui (Tshot – ANSA)

Di lui si diceva: “Se ti gioca contro lo odi, se è nella tua squadra non puoi non amarlo“. Rodman era croce e delizia, eccentrico e accentratore, potenzialmente inumano e fisicamente granitico, il tutto condito da una folle genialità. I suoi cliché non erano quelli degli altri e così anche alcuni atteggiamenti dentro e fuori dal campo. Però quando il gioco si faceva duro era sempre il primo a giocare e come sempre a vincere.

Jordan da avversario ne aveva saggiato le doti quando ancora prestava i propri servigi ai Detroit Pistons. Averlo dalla sua parte fu un sospiro di sollievo, confidò anni dopo lo stesso MJ. Tutto questo non per dire che Denis Rodman si è reso protagonista alle Olimpiadi di Parigi, ma per accostare al grande cestista americano uno che invece ai Giochi francesi c’era e ha portato via anche una medaglia: Jorge Maqueda.

Jorge-Maqueda come Dennis Rodman: “Mi esalto quando il pubblico fischia”

Il giocatore di pallamano, Jorge Maqueda, è stato uno degli artefici della fantastica medaglia di bronzo conquistata dalla Spagna nella pallamano maschile. Una conferma per gli iberici dopo quella ottenuta a Tokyo nel 2021.

Jorge Maqueda come Rodman
La clamorosa rivelazione dell’atleta olimpico (Tshot – ANSA)

Maqueda è un osso duro, un terzino tenace e di certo uno dei punti forti della squadra di Jordi Ribera. Il suo atteggiamento è stato fondamentale per battere la Slovenia nella finale per il 3°/4° posto, con il punteggio tiratissimo di 23-22.

Jorge Maqueda è uno di quei giocatori che si esalta avendo i tifosi che urlano contro e lui stesso lo ha confermato nelle dichiarazioni olimpiche. “Il pubblico ha il diritto di fischiare, ed è vero che vado sempre al limite. Poi devo dire che mi piace quando fischiano“. Insomma un carattere tosto che trae energia nelle difficoltà, esattamente come il suo mito Rodman.

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