Uno straordinario Phil Mickelson agguanta il 142° Open Championship 2013 con un finale davvero pazzesco: il mancino californiano è in uno stato di forma senza precedenti e si porta a casa il major con una carta finale in 66 colpi, unico a essere sceso sotto il par. La sua prestazione è stata maiuscola con i quattro giri completati in 281 colpi (69 74 72 66, -3), con l’unico piccolo neo della seconda giornata in negativo (ma non troppo) su un campo difficilissimo, che ha mostrato i professionisti cadere più e più volte in fallo, costretti ad esempio a dichiarare palle ingiocabili, flappe e errori clamorosi.
È il quinto major per il nuovamente numero due al mondo originario di San Diego, in California e il suo primo Open dopo tre Masters e un PGA Championship. Ottima prestazione di Francesco Molinari che ha terminato al nono posto con 287 colpi (69 74 72 72, +3) pari merito con l’americano Hunter Mahan: è la migliore prestazione della carriera del piemontese in un major dopo il decimo posto al PGA Championship. Scorrendo nella classifica troviamo al secondo posto sul tremendo percorso di Muirfield (par 71), a Gullane in Scozia, lo svedese Henrik Stenson (284 – 70 70 74 70, par).
Terza piazza con 285 (+1) per l’inglese Ian Poulter protagonista di una grande rimonta grazie al 67 (-4) finale e l’australiano Adam Scott e l’inglese Lee Westwood che si sono fatti rimontare, soprattutto il britannico che alla partenza dell’ultimo giro aveva due colpi da amministrare. Quinta piazza per Tiger Woods con 286 (69 71 72 74, +2) che non è riuscito a completare una quattro giorni che sembrava potesse sorridergli. Si è dovuto così accontentare dello posto del connazionale Zach Johnson e del buon giapponese Hideki Matsuyama.
Non male l’undicesimo posto di Angel Cabrera con 288 (+4), poi troviamo al 13esimo lo spagnolo Miguel Angel Jimenez con 289 (+5) e quindicesimo Matt Kuchar con 290 (+6). 21esimo Sergio Garcia con 291 e 26esimo il campione uscente, il sudafricano Ernie Els. Male al 32esimo posto Bubba Watson e Martin Kaymer con 293 (+9). Era purtroppo uscito al taglio Matteo Manassero, 140° con 157 (76 81, +15), così come altri protagonisti mancati come l’inglese Luke Donald e Rory McIlroy (79 75).