Dalle Olimpiadi 2024 di Parigi al Tribunale, per quanto successo con l’arbitro per la sfida dell’Italia.
Si parla di “cattiva fede” per chi critica aspramente quello che è stato l’episodio che avrebbe determinato l’eliminazione del Settebello che, per disastri arbitrali e per scelte non ottimali anche della Nazionale azzurra maschile di Pallanuoto, si trova così eliminata. L’Oro olimpico non sarà possibile, per mano dell’Ungheria e dell’arbitro, secondo le gravi accuse.
Accuse che hanno portato ad un ricorso, che è stato pure già respinto, arriva oggi la notizia che riguarda l’Italia della Pallanuoto, con quello che riguarda la situazione interna alla sentenza, dove viene spiegato cosa c’è stato sotto alle scelte sbagliate e che hanno condannato la nostra Nazionale a Parigi.
Disastro arbitrale, è quanto si racconta all’interno delle notizie riportate da SportMediaset, che ha svelato tutto sul ricorso respinto per la Nazionale di pallanuoto maschile del Settebello.
Nella partita persa dalla Nazionale azzurra, in Italia-Ungheria che si è giocata a Parigi, per le Olimpiadi, c’è lo zampino dell’errore arbitrale e che vede ora la sentenza sul ricorso respinto, ma che trova delle incongruenze nella sentenza stessa.
Questa mattina, fa sapere la stessa fonte, si è discusso al Jury della World Athletics, contro le decisioni arbitrali che sono venute fuori all’interno del quarto di finale delle Olimpiadi della Pallanuoto. L’esito è negativo, ma non è da escludere un altro appello proprio per quanto è accaduto, di contorto, all’interno delle stesse decisioni arbitrali e poi in Tribunale.
Dopo il Setterosa, anche il Settebello è stato eliminato. Niente Oro alle Olimpiadi, persa la sfida per 12-10 ai rigori contro la Nazionale campione del Mondo in carica dell’Ungheria. Ma p all’intervallo è successo qualcosa che ha dell’incredibile. L’episodio arbitrale in questione è al minuto 2:24 quando Condemi, per segnare il 3-3, colpisce l’avversario. Il movimento del braccio è consono al tiro, ma l’arbitro decide di sanzionare il tutto con “gioco violento”. La partita, in ogni caso, non si rigiocherà anche se la Federnuoto sta pensando di appellarsi al ricordo di TAS di Losanna. Il Giudice, per ora, ha deciso così che non si rigiocherà il match tra le due squadre. Condemi, però, non verrà squalificato: e questo è inaccettabile secondo la Federnuoto che per tale motivo si appellerà al ricorso, considerando che se il colpo del giocatore italiano non era violento, tanto da non squalificarlo, vuol dire che l’errore dell’arbitro risulta evidente.
Sfoga la sua rabbia, il tecnico della Nazionale della Pallanuoto. Non solo la rete viene annullata, ma c’è l’espulsione definitiva per l’azzurro che porta al rigore dell’Ungheria e al 4-2 conseguente. Nonostante gli sforzi dell’Italia, commenta così il tutto il tecnico Campagna: “Non vogliamo pensare alla malafede, ma è proprio scientificamente impossibile il gioco violento quando un giocatore tira. Impossibile perché se stai tirando, sei concentrato, il gesto che fai non è per colpire l’avversario nel millesimo di secondo che hai a disposizione. Decisione inaccettabile. Hanno visto il sangue e hanno sanzionato il tutto, ma il sangue in questo sport può fuoriuscire anche per una ditata”.
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