Incredibile quanto accaduto a Jannik Sinner: scoppia la bufera, volano insulti, è successo qualcosa di inimmaginabile.
Lo Jannik Sinner riapparso sui campi di gioco a Montreal, dopo la pausa post Wimbledon e la lunga coda di polemiche per la sua tonsillite e il conseguente forfait ai Giochi Olimpici non è sembrato proprio il Sinner che ricordavamo. Lo stop forzato ha evidentemente pesato sulla sua condizione fisica. In generale, l’azzurro ha confermato quei segnali di leggera flessione che già dallo scorso aprile lo hanno accompagnato. Una flessione che, paradossalmente, in molti non gli stanno perdonando e che ha dato vita a una nuova bufera a dir poco sorprendente.
Sembra assurdo ma è bastata una sconfitta, seppur inaspettata e dolorosa come quella canadese contro Rublev, per far piovere una quantità non accettabile di insulti nei confronti di un giocatore che, nell’ultimo anno, ha riscritto più volte la storia del tennis italiano, facendolo tornare competitivo come raramente era accaduto in passato.
E se si considera che il ko con Rublev è solo il quinto dell’anno, a fronte di 44 successi, la polemica scatenata da questo scivolone assume ancora più i contorni di un qualcosa di fuori da ogni logica. Ancora una volta, però, Sinner non si è scomposto e ha mostrato grande maturità, rispondendo per le rime a chi lo ha criticato, e proiettandosi direttamente sui prossimi impegni, fondamentali per la sua classifica.
Sinner, insulti dopo la sconfitta: scoppia la polemica, ma il tennista azzurro risponde così
A far preoccupare, e in alcuni casi infuriare, i tifosi e gli appassionati di tennis non è stata in realtà la sconfitta di Sinner, quanto il modo in cui è avvenuta, al terzo set in maniera netta dopo un secondo set che aveva illuso i suoi supporter.
Si è notato chiaramente come il tennista di San Candido fosse in difficoltà, soprattutto a livello fisico, a causa sicuramente dei postumi della tonsillite, ma anche apparentemente del ripresentarsi del problema all’anca che lo ha afflitto da Madrid in poi. Una condizione precaria che ha portato qualcuno sui social a prenderlo in giro in maniera plateale, definendolo addirittura ‘Jannik Biden’, quasi come se l’azzurro fosse destinato a vedere già concluso, precocemente, il suo mandato da numero uno al mondo.
Ma a questo tipo di critiche e insinuazioni Sinner ha voluto rispondere ancora una volta a modo suo, dando appuntamento ai prossimi grandi tornei, in attesa di poter dimostrare sul campo di essere ancora il più forte giocatore in circolazione: “Non posso fare miracoli a Cincinnati, non credo che in cinque giorni potrò tornare al 100%, ma ritengo di poter arrivare alla miglior condizione per lo US Open“.
Nel mirino di Sinner in questo momento c’è quindi l’ultimo Slam dell’anno, il più prestigioso appuntamento dello swing nordamericano. Un torneo che potrebbe probabilmente dare una risposta definitiva alla domanda su chi sia, in questo momento storico, il vero tennista da battere tra l’azzurro e il suo grande rivale, Carlos Alcaraz.