Il campione altoatesino, che aspettava con ansia la sentenza sul caso doping che l’ha visto coinvolto, può tirare un sospiro di sollievo.
Molto rumore per nulla. Almeno in termini di possibilità di continuare a competere – alle porte c’è l’importantissimo appuntamento con gli Us Open – e di guardare meritatamente tutti dall’alto ancora per un bel po’. Jannik Sinner, l’uomo del momento nel bene e nel male, non ha certo vissuto un periodo tranquillo in attesa della sentenza che l’Itia avrebbe dovuto emettere per l’incredibile vicenda dell’assunzione involontaria del Clostebol, il farmaco proibito trovato in quantità infinitesimali nelle sue urine.
Dopo settimane di attesa – si è anche scoperto che il tennista ha fatto ricorso, vincendo, contro due sospensioni temporanee che gli avrebbero potuto impedire di giocare ad Aprile – finalmente l’organismo competente ha emesso il suo verdetto: positività, ma con assunzione involontaria. Negligenza (da parte del fisioterapista) ma senza dolo.
Una volta riconosciuta l’innocenza del campione altoatesino – che in ogni caso da regolamento vigente è responsabile di qualsivoglia cosa faccia anche un solo membro del suo staff – è comunque arrivato il verdetto. Nessuna squalifica per il recente vincitore del torneo di Cincinnati, a cui comunque sono stati tolti i punti ATP guadagnati nel torneo di Indian Wells – quello durante il quale ci fu il controllo antidoping incriminato – nonché i guadagni relativi allo stesso.
Tradotto: Sinner ha perso 400 punti in classifica e 300mila euro di montepremi, essendosi spinto fino alle semifinali. A parte il comunque non trascurabile aspetto economico, l’attenzione dei tifosi è andata subito alle conseguenze che questa penalizzazione ha avuto sia sul ranking ATP che sulla Race in vista delle Finals di Torino.
Sinner, come cambia la classifica: l’azzurro resta in vetta
Grazie al trionfo in Ohio il talento di San Candido aveva scavato un vero e proprio solco tra sé e i suoi avversari nella doppia graduatoria presa in esame. Con 9760 punti, il vantaggio nei confronti dell’attuale numero 2 del mondo Novak Djokovic si era fatto addirittura di 2300 punti, con la matematica certezza di restare leader del ranking almeno fino al 13 ottobre. Anche nella Race, allontanata l’insidia Alcaraz, l’altoatesino guardava tutti dall’alto forte di un vantaggio di oltre 1000 punti sullo spagnolo.
Senza i 400 punti di Indian Wells la situazione è ovviamente cambiata, ma nemmeno troppo. Ora la certezza di essere numero uno del mondo Jannik la avrà ‘solo’ fino al 2 ottobre. Sostanzialmente lo stesso traguardo che aveva raggiunto grazie alla vittoriosa semifinale contro Zverev a Cincinnati.
Proprio il tedesco è quello che ora potrebbe insidiarlo maggiormente in classifica, ma il nativo di Amburgo trionfare a New York. Si riapre qualche spiraglio anche per Alcaraz, che dopo Flushing Meadows dovrà difendere solo 630 punti, contro i 2180 di Jannik.
La nuova classifica dopo la penalizzazione di 400 punti a Sinner:
1 Jannik Sinner 9360 punti
2 Novak Djokovic 7460
3 Carlos Alcaraz 7360
4 Alexander Zverev 7035
5 Daniil Medvedev 6275.