Sempre fervido il mercato piloti in MotoGP, con il destino di Marc Marquez inevitabilmente legato a quello di Jorge Martìn.
Dominatrice della classe regina nel sempre più competitivo mondo delle corse su due ruote, Ducati è ormai ossessionata dall’ultimo dilemma attorno al quale, e dopo lo scioglimento dello stesso, si scatenerà un effetto domino che coinvolgerà altri piloti. Altre squadre. Altre incredibili combinazioni di centauri a bordo di nuove moto, nuovi progetti, nuovi sponsor.
Mai come in questa occasione, finire di sfogliare la margherita a cui sono rimasti solamente due petali – ma che petali – non è assolutamente facile. Stiamo parlando ovviamente della decisione su quale sarà il pilota da affiancare a Pecco Bagnaia nel Team ufficiale Lenovo per le prossime stagioni.
Dopo aver deciso, nel 2022 in vista del 2023, che il compagno del piemontese sarebbe stato Enea Bastianini e non Jorge Martìn – dirottato nel Team Pramac, la squadra che utilizza una Ducati clienti – la casa di Borgo Panigale ha constatato come la scelta, forse, non sia stata proprio delle migliori. Le incredibili performances del centauro madrileno, vicecampione del mondo lo scorso anno ed attuale leader del Mondiale nel 2024, hanno fatto schizzare alle stelle le sue quotazioni.
Lo stesso Martìn ha dichiarato più volte che dal 2025 pretenderà una moto ufficiale, altrimenti lascerà Ducati. La scelta dell’ingegner Gigi Dall’Igna non sarebbe difficile se nel frattempo non si fosse posto il dubbio Marquez. Affiliatosi al Team Gresini con una Desmosedici non di ultima evoluzione – quella del 2023 – il Cabroncito di Cervera sta facendo vedere a tutti che è vicino, molto vicino, al cannibale che era una volta. Quello capace di vincere 4 Mondiali consecutivi in MotoGP e di laurearsi 8 volte campione del mondo, considerando tutte le categorie.
Marquez, sì alla moto clienti ma con trattamento ‘ufficiale’
La lotta serrata per un posto accanto a Pecco sta togliendo il sonno all’ingegner Gigi Dall’Igna, lo storico Direttore generale di Ducati Corse. Dopo aver ricevuto l’offerta della casa costruttrice Yamaha per altri due piloti da fare gareggiare nel Team Pramac, il manager vicentino ha partorito una brillante idea.
Approfittando dell’apertura di Marquez, che si è dichiarato disponibile anche a montare in sella ad una moto non Factory purché riceva un trattamento da pilota ufficiale, forse Ducati ha trovato il bandolo della matassa. Una configurazione che ovviamente non prevede alcun rientro di Bastianini tra le opzioni disponibili, ma che potrebbe accontentare entrambi i piloti spagnoli che si contendono il posto vicino a Bagnaia.
Dall’Igna avrebbe offerto a Marquez la Desmosedici del Team Pramac, destinando la moto ufficiale a Jorge Martìn. Questa proposta consentirebbe a Marc di non stracciare il contratto con Red Bull, suo storico sponsor, visto che se fosse approdato nella Ducati ufficiale avrebbe dovuto essere testimonial di Monster, la diretta concorrente. Nel team satellite Pramac il 31enne potrà mantenere attiva la sua partnership, non rinunciando a competere per il mondiale con una moto di tutto rispetto.