Dopo l’esito del sorteggio del primo turno degli Australian Open, si inizia a discutere delle possibili insidie per Jannik Sinner
La lunga attesa sta finalmente per finire. Dopo gli inebrianti successi di Malaga, dove Jannik Sinner ha trascinato l’Italia alla conquista della sua seconda ‘Insalatiera’ della storia, il tennista altoatesino ha fatto venire l’acquolina in bocca un po’ a tutti.
Peccato che l’appuntamento con la Coppa Davis fosse a tutti gli effetti l’ultimo di una certa importanza della stagione 2023, che poi ha chiuso i battenti concedendo agli stakanovisti del circuito ATP un breve ma meritato riposo.
C’è chi ha continuato a disputare dei tornei minori – i cosiddetti Challenger – utili soprattutto a scalare posizioni nel ranking in vista del sorteggio degli Australian Open, e c’è chi invece si è dedicato alla lunga preparazione pre-Melbourne, decidendo addirittura di non disputare alcun match ufficiale.
Assente nella United Cup così come nei tornei di Brisbane, Hong Kong ed Adelaide che da calendario precedono il primo Major stagionale, il campione altoatesino ha scelto la strada del riposo, interrotto solo dall’esibizione al Kooyong Classic, tra il 10 e il 12 gennaio, kermesse nella quale ha tra l’altro battuto agevolmente l’australiano Marc Polmans e il norvegese Casper Ruud, suoi avversari nell’occasione.
Gli occhi di tutto il mondo del tennis sono però ora puntati sull’Happy Slam, il terreno di caccia preferito da Novak Djokovic, già trionfatore in ben 10 circostanze. Il sorteggio ha stabilito il primo avversario di Jannik Sinner: un tennista che i tifosi italiani non possono non ricordare, perché già affrontato proprio a Malaga da Matteo Arnaldi.
Intervistato in esclusiva da ‘La Gazzetta dello Sport‘, Ivan Ljubicic, voce tecnica del tennis su Sky ed uno che da giocatore raggiunse i quarti di finale in Australia nel 2006, ha parlato delle possibili insidie che potrebbe portare l’avversario di Jannik nel suo debutto ufficiale del 2024.
Il rivale nel match d’esordio sarà quel Botic van de Zandschulp, numero 59 del ranking, che fece passare brutti momenti a tutti i tifosi azzurri battendo Arnaldi nei quarti di finale dell’ultimo atto in Davis. Costringendo di fatto proprio Sinner a salire in cattedra nei successivi match di singolare e di doppio, quando l’altoatesino, in coppia con Lorenzo Sonego, regalò all’Italia la semifinale contro la Serbia di Novak Djokovic.
“Bisogna portare in partita i dettagli della preparazione invernale e non è mai facile. E poi Jannik in pratica ha scelto di non giocare partite ufficiali, e come lui Alcaraz e Medvedev. Credo sia la prima volta che tre dei primi quattro prendono questa decisione. Per questo possono essere più pericolosi i primi turni, anche se i match tre su cinque ti permettono di gestire meglio eventuali alti e bassi”, ha esordito Ljubicic.
“La prima partita di Sinner, ad esempio, non è semplice: Van de Zandschulp è un buon giocatore che ti regala poco. Ma Jannik ha l’esperienza e il tennis per fare tanta strada“, ha concluso il croato.
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