Gary Woodland si aggiudica a sorpresa il Transitions Championship 2011 del PGA Tour dimostrando che anche un neo-golfista può sbaragliare la concorrenza: diciamo questo perché il buon Gary è diventato un golfista “serio” solamente otto anni fa, prima era un giocatore di basket. In appena poco più di un lustro se ne torna a casa con un lauto assegno di quasi un milione di dollari, rimontando alla grande nelle ultime 18 buche (tra l’altro, senza un par nelle “back nine”, tranne l’ultimo). Con un grande putt da 3 metri ha distanziato Webb Simpson di un colpo che poi sarà decisivo. Matteo Manassero cala un po’ nel finale.
Insomma, c’è stato da divertirsi a Innisbrook con Woodland che ha completato le ultime nove buche con cinque birdie, tre bogey e appunto il par finale alla 18 che è stato decisivo per il 67 di giornata per evitare lo spareggio con Webb Simpson che ha perso due colpi da Woodland nelle ultime 18.
Woodland ha vinto con una grande precisione sul green con solamente 23 putt nelle ultime 18 buche, di cui 10 nelle ultime nove, ha messo a segno tutti i putt da meno di 6 metri. Gary è stato un buon giocatore di basket al college a Washburn poi si è dedicato al golf trasferendosi in Kansas.
Ora giocherà ad Augusta National per il Masters. E’ l’obiettivo anche di Matteo Manassero che paga un finale un po’ in calo visto che dopo i due 68 delle prime giornate è incappato in un 72 e poi in un 70 finale. Buona prova per il veronese, che ha bisogno di fare esperienza oltre che punti.