Greg Norman lancia una frecciata al PGA Tour e inevitabilmente il LIV Golf gongola, a prescindere dalle trattative in corso, i rapporti sono sempre tesi tra le parti
Scott O’Neil, nuovo CEO di LIV Golf, ha fatto il punto sull’espansione strategica in Cina e in Giappone, definiti ‘essenziali per la visione a lungo termine di LIV’. Inoltre, si è augurato che un collegamento tra PIF e PGA Tour Enterprises sbloccherà delle opportunità. Come dichiarato a Adelaide, in Australia, nel corso dell’evento LIV.
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Ha poi proseguito dicendo: “Potrebbe sbloccare opportunità con i mercati, con i corsi, con i partner di marketing, con le reti televisive, con la crescita del gioco, con le opportunità di competizione, con nuovi formati”. Si parla quindi più di volontà di indipendenza che di integrazione, proprio come si auspicava Greg Norman, suo predecessore.
Ma O’Neil è stato nominato CEO proprio perché è un profilo più diplomatico, che può portare una visione diversa rispetto alla guerra intrapresa da Norman. La fusione, però, è ostacolata dal Dipartimento di Giustizia americano e soltanto l’intervento di Donald Trump può portare delle novità. Già, perché la trattativa va avanti da oltre un anno e mezzo e non si è trovata la quadra per concludere il tutto in unico tour.
LIV Golf, l’indole indipendente è una vittoria per Greg Norman
Greg Norman si era opposto contro le restrizioni del PGA Tour sulle restrizioni ai giocatori LIV che non possono partecipare ai tornei. Sembrava di essere arrivati a un punto di rottura definitivo, che per certi versi si è verificato, ma allo stesso tempo c’era la priorità di riaprire i discorsi sul trovare un accordo.
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Ma il mondo del golf sta viaggiando più verso ‘un ecosistema globale diversificato in cui i giocatori d’élite possono scegliere liberamente le loro piattaforme competitive’, come riferisce il portale EssentiallySports.com. Che successivamente si pone anche un interrogativo interessante, ovvero quale sarà il ruolo di LIV nel golf.
Norman quando Jay Monahan, commissario del PGA Tour, bandì i giocatori LIV nel 2022 disse: “Non puoi chiudere le opportunità e la competizione per i giocatori senza conseguenze. La legge protegge da questo tipo di comportamento. E infatti l’ex CEO ribadì in una lettera che queste scelte erano chiare violazioni delle leggi antitrust. Adesso le cose stanno cambiando, però in un certo senso Greg Norman aveva ragione: è soprattutto per questo che si è aperto un dialogo costruttivo tra le parti.