Negli ultimi anni il PGA Tour ha vissuto diverse situazioni problematiche. Arriva l’ennesima botta all’interno del circuito.
La stagione del mondo del golf è cominciata da poche settimane, ma oltre a ciò che succede nel circuito (a dire il vero non tantissimo) ci sono tante polemiche riguardo il PGA Tour, più volte al centro delle discussioni negli ultimi mesi. Andiamo a vedere cosa è successo.
Il PGA of America Tour ha in primo luogo creato polemiche per il grosso aumento dei biglietti per la Ryder Cup, poi per la decisione di assegnare soldi a chi partecipa alla Ryder Cup, almeno dalla parte del Team Usa e ora un’altra pesante polemica, parole che stanno facendo molto discutere.
E’ ormai risaputo che nel 2026 ci saranno alcune modifiche al regolamento e tra queste la decisione di attuare una modifica alla palla da golf per professionisti, una decisione che non piaceva fin dall’inizio al PGA Tour e che trova conferma nell’essere sempre più restii da parte del PGA America, poco affine a questa possibilità. Le parole sono scottanti ed alimentano le polemiche, andiamo a vedere nello specifico cosa è successo.
PGA America, è scontro totale: il no è secco
Si è tenuti in questi giorni il PGA Merchandise Show di Orlando dove si è discusso di alcuni temi relativi alla federazione americana. Tra i temi più ambiti quello relativo al cambio della pallina – un cambio non imminente – ma che potrebbe sconvolgere il mondo del golf, ecco le sue dichiarazioni:
“Noi abbiamo avvisato fin da subito con una nostra dichiarazione (era l’Agosto del 2023) che eravamo contrari al rollback della pallina da golf. Quella è la nostra posizione ancora oggi e non cambia man mano che si avvicina questa possibilità”. Il nuovo CEO del Pga of America ha sottolineato che la federazione americana non è stata consultata in maniera dovuta su questa situazione e che ormai ci sono sempre più persone contrarie a questo cambio previsto per i prossimi mesi.
Da un lato ci sono gli organismi regolamentari che vogliono attuare questo cambiamento e dagli altri invece i giocatori e gli organismi che li governano che vorrebbero restare cosi. Staremo a vedere nei prossimi mesi chi avrà alla fine la meglio.