Fa ancora discutere il comportamento di Theo Hernandez e Leao durante il ‘cooling break’ di Lazio-Milan: l’ultimo annuncio spiazza tutti.
Il clima che si respira a Milanello non è certamente dei migliori. I risultati stentano ad arrivare e il gioco latita, tanto che più di una voce parla di ultima spiaggia per Fonseca già nel derby del prossimo 22 settembre. Di certo nessuno si aspettava di raccogliere solo due punti contro Torino, Parma e Lazio: la classifica non sorride affatto e in più l’allenatore portoghese si ritrova a dover gestire anche situazioni all’interno dello spogliatoio tutt’altro che piacevoli.
Il riferimento è ovviamente a quanto visto nel secondo tempo di Lazio-Milan. Rafael Leao e Theo Hernandez, entrati in campo nella ripresa, hanno deciso di restare in disparte durante il ‘cooling break’: la scelta di non avvicinarsi al resto della squadra per seguire le indicazioni del tecnico è stata fortemente criticata da molti tifosi rossoneri e anche da diversi opinionisti.
Anche durante il programma di approfondimento Sky Calcio Club i due giocatori sono stati presi di mira. Di Canio ci è andato pesante, dicendo chiaramente che andrebbero entrambi “appesi al muro“. Fabio Capello ha invece parlato di un comportamento capriccioso e ha ribadito questo concetto anche in un’intervista appena rilasciata alla Gazzetta dello Sport.
Polveriera Milan: dichiarazioni di fuoco, cosa succede
L’ex allenatore che ha guidato il Milan alla conquista di quattro scudetti, una Champions League, tre Supercoppe italiane e una Supercoppa Europea non ha usato parole tenere nei confronti di Leao e Theo Hernandez. Ancora una volta Capello ha sottolineato che i due “sbattevano i piedi, come chi fa i capricci“. Ma chi può riportare ordine in questa situazione a dir poco caotica?
Secondo Capello non ci sono alternative: anche se la società fa bene a parlare l’unico chiamato a rimettere tutto sui binari giusti è proprio Paulo Fonseca. “Se vuole avere ancora in mano la squadra – afferma l’ex tecnico nell’intervista alla Gazzetta dello Sport – deve risolverla lui. E farsi seguire dai giocatori“.
Un compito certamente non facile, specie in un momento in cui la squadra non ottiene i risultati sperati. Le gare contro Venezia, Liverpool e (soprattutto) Inter diventano già dei passaggi cruciali per l’ex allenatore della Roma: in caso di esonero i nomi che circolano di più sono quelli di Maurizio Sarri e Massimiliano Allegri.