Attualmente assoluto dominatore del circuito, Jannik Sinner stimola la voglia di rivalsa dei rivali: arriva l’annuncio.
Jannik Sinner gli ha letteralmente rubato la scena. Lo ha privato delle attenzioni e dell’ammirazione estasiata di tutti i tifosi e degli addetti ai lavori, che fino allo scorso ottobre avevano indicato nel giovane spagnolo IL predestinato per antonomasia. Il dominatore del circuito nei prossimi anni.
L’unico che forse avrebbe potuto avvicinare la grandezza dei Big Three, la cui epoca sta lentamente volgendo al termine. Eh no, Carlitos, non sei da solo nel firmamento del tennis mondiale. C‘è anche il campione azzurro a tenerti compagnia. Fino allo scorso autunno Carlos Alcaraz era stato protagonista di una stagione talmente esaltante che ora, facendo due conti sui tantissimi punti che dovrà difendere nei prossimi tornei, quasi quasi è stata fin troppo positiva.
La distanza in classifica dall’emergente ragazzo di San Candido si è ormai ridotta a meno di 1000 punti di distanza, e da qui al Roland Garros il divario potrebbe assottigliarsi ancora. Attualmente sono 9105 i punti dell’iberico, contro gli 8270 dell’italiano. In vista del Sunshine Double – l’accoppiata di tornei Masters 1000 sul cemento statunitense – il 20enne di Murcia dovrà difendere 1360 punti (1000 ad Indian Wells e 360 a Miami) contro i 960 (360 + 600) del campione di Melbourne. Già negli Stati Uniti, insomma, Jannik potrebbe avvicinarsi considerevolmente.
A prescindere dai distacchi attuali, nella successiva parte di stagione sulla terra rossa Sinner ha meno punti da difendere (585) rispetto allo spagnolo (2265). Ma anche nei confronti di Djokovic (2135), il numero uno del mondo. Insomma, il ciclone Jannik potrebbe abbattersi sui rivali, ma Alcaraz già ha fatto capire che non ci sta: le dichiarazioni rilasciate nella conferenza stampa di presentazione del torneo di Rio de Janeiro, dove l’iberico sarà impegnato nella settimana in corso, sono lì a dimostrarlo.
“Sono molto contento di come Jannik vince i tornei. Io devo dedicarmi al 100% ogni giorno se voglio competere con lui, perché è al suo livello migliore“, ha esordito lo spagnolo.
“Devo fare meglio di quanto abbia fatto a Buenos Aires – Alcaraz è stato sconfitto in semifinale da Jarry, ndr -. Colpisco molto bene la palla, ma devo imparare a giocare meglio in alcune situazioni: sulle palle break, ad esempio, devo essere più concreto”, ha aggiunto l’iberico.
Insomma, quella che in molti avevano pronosticato poter essere la rivalità dell’era post Roger-Rafa-Novak è pronta ad esplodere a suon di diritti, rovesci, attacchi in controtempo, smash, volèe e chi più ne ha più ne metta..
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