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Prime sessioni di pratica: putting green

Tra poco ci sarà forse il primo week-end con tempo e temperature davvero miti ed utili per poter giocare a golf. Molti di noi potranno quindi inaugurare la stagione 2012, magari anche solo con un pò di pratica o forse con qualche buca giocata. In questi primi appuntamenti lasciatevi il tempo di gustare il golf e di ritrovare il piacere del gioco, magari tirando qualche pallina senza troppi pensieri ed aspettative, ma poi iniziate a dare un senso ai vostri allenamenti, cercando di far rendere ogni minuto speso in campo pratica. Iniziate da subito ad allenarvi con il putt.

Le prime sessioni di pratica ad inizio di una nuova stagione golfistica sono molto importanti per diversi fattori. Ad esempio possono essere usate per iniziare un lavoro di cambiamento sul proprio swing o su una parte dei propri fondamentali, il momento è opportuno in quanto avendo fatto una pausa più o meno lunga possiamo constatare che molti dei feeling legati alla pratica regolare si sono persi e questo, da un certo punto di vista, è un aspetto positivo in quanto possiamo sperare di esserci tolti tutti quei difetti legati a sensazioni accumulate in giorni e giorni di golf, lasciandoci più spazio per una visione pulita e chiara di quello swing che vorremmo fare.

Lo stesso concetto si applica anche al gioco corto ed in particolare al putting, motivo in più per dedicarsi a questo settore del gioco fin dalle prime sedute di allenamento senza rimandare.

Non importa se le condizioni dei putting green sono ancora “primitive” a causa del freddo o della neve che solo da poco è andata via, non preoccupatevi: chi sa puttare bene lo sa fare su tutti i tipi di green. A tal proposito ricordo un aneddoto nel quale un compagno di trasferte dell’allora giovane Jack Nicklaus raccontava come in una settimana Jack dicesse “ah come adoro i green così lenti di questo campo sono i miei preferiti, quelli dove putto meglio…” per poi contraddirsi la settimana successiva, in un campo da green velocissimi “meno male che qui i green sono velocissimi sono quelli su cui mi trovo meglio…“.

Per riprendere con il putt iniziate con un allenamento prettamente di routine, nel senso di concentrarvi sulle impostazioni di partenza:

posizione del corpo: magari è il caso di controllare che siate ben messi sulla palla, per esempio un riferimento potrebbe essere quello di avere la verticale degli occhi rispetto al terreno allineata con la palla. Siete sufficientemente piegati in avanti da poter far muovere le braccia a pendolo dalle spalle? Non piegatevi troppo però, al fine di evitare che la posizione sia scomoda

posizione della palla: per creare il giusto rotolo di palla sarebbe meglio posizionarla leggermente oltre il centro del corpo per far si che la testa del bastone la vada ad impattare in salita accentuando così l’effetto di rotolo

grip: fate molta attenzione non solo alla disposizione delle mani ma anche alla pressione, che se eccessiva riduce la passività delle mani compromettendo l’azione di pendolo delle spalle e quindi anche la sensibilità

allineamento: fondamentale quello delle spalle, ma perchè non far si che tutto sia ben allineato? spalle, fianchi e piedi già che ci siamo, meglio avere una sola linea di riferimento e non molteplici

Aiutatevi disponendo a terra tutti i riferimenti che riuscite a trovare, dai bastoni alle comode e professionali stanghette, Tour Sticks.

Praticate senza che dobbiate curarvi di pendenza e forza, per il momento, quindi scegliete una buca in putting green che sia piatta, anzi addirittura meglio se in leggera salita e mettetevi a non più di 1mt o massimo 1,5mt.

Dal punto di vista del movimento sta a voi, in base alle vostre specifiche preferenze, valutare se prediligere un movimento molto meccanico, che quindi coinvolga l’uso delle spalle in primo piano e lasci le mani e le braccia in ruolo passivo, oppure se siete puttatori più di feeling prediligerete un uso maggiore di avambracci e mani. Una volta fatta la vostra scelta focalizzatevi sul ripetere il gesto sempre nello stesso modo, come ben saprete la regolarità è tutto e se il gesto dello swing, nel putt come nel gioco lungo, è sempre uguale sarà molto più semplice gestire la forza nei putt sul campo.

Buon allenamento!

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