Il golf qualche anno fa è stato difeso dal grande Gareth Bale che tra l’altro dopo il ritiro ha scelto proprio di praticare questo bellissimo sport
La carriera di Gareth Bale è stata caratterizzata da successi straordinari ottenuti con le maglie di Tottenham e soprattutto Real Madrid. In Inghilterra si è affermato come uno degli esterni migliori d’Europa, mentre coi Blancos ha raccolto una serie infinita di trofei e composto la BBC con Benzema e Cristiano Ronaldo, uno dei tridenti più forti e completi di tutti i tempi.
Bale ha lasciato il calcio a soli 33 anni per dedicarsi al golf. Già quando nel suo tempo libero ci giocava subiva tante critiche quando vestiva la maglia del Real Madrid. Era accusato di non concentrarsi molto sul calcio e di dedicare il suo tempo ad altro. In un’intervista rilasciata al podcast di Erik Anders Lang quattro anni fa, l’ormai ex calciatore gallese prese le difese del golf e attaccò il modo di vedere le partite dei tifosi.
Di seguito, le parole di Gareth Bale: “I fischi non aiutano l’autostima e non si possono ignorare. Il problema nel calcio è che tutto dipende dai risultati. Alla gente piacciono solo i gol, gli assist e le cose ‘wow’, ma a volte questo non succede. Se giochi male, ma segni due gol, ottieni una valutazione di dieci su dieci”.
Bale a difesa del golf: “Molte persone hanno problemi con me”
Bale si soffermò sulla sua grande passione, il golf, specificando che c’erano persone a cui proprio non andava giù: “Molte persone hanno problemi con me quando gioco a golf. Non so perché, perché ho parlato con i dottori e non hanno preoccupazioni. I media in particolare danno l’impressione che non mi faccia bene, che dovrei riprendermi, che potrebbe causare problemi o infortuni”.
Nel suo intervento Bale ha poi parlato di Steph Curry: “Lui gioca la mattina di una partita di golf. Se gioco a golf qui due giorni prima di una partita, tutti dicono, ‘cosa sta facendo?’. La calma di questo sport mi aiuta, ma non molte persone la vedono così. Il golf mi tiene mentalmente fresco. Mi lascio tutto alle spalle”.
Questo fa capire quanto abbia sofferto il campione gallese nel suo periodo a Madrid per inseguire la sua grande passione. Ancora oggi, c’è ancora molto pregiudizio in Europa sul golf e quello che può dare a un atleta.