Rammarico Inter: che occasione persa

La gara di Champions League contro il Benfica ha lasciato un po’ di amaro in bocca a casa Inter: il rimpianto resta enorme

L’Inter di Simone Inzaghi, dopo il sofferto pareggio a casa della Real Sociedad nella gara inaugurale del Gruppo D, ha fatto sua l’intera posta contro il Benfica al termine di una gara che ha visto, soprattutto nella ripresa, un autentico bombardamento verso la porta dei lusitani.

Il match di Champions ha lasciato l'amaro in bocca ai nerazzurri
Simone Inzaghi, il rammarico resta vivo (Ansa Foto) – Tshot.it

Innumerevoli le occasioni create dalla compagine meneghina, con Lautaro Martinez vittima di una vera e propria maledizione: pali, traverse, salvataggi sulla linea. E poi lui: Anatoliy Trubin, il portiere ucraino del Benfica. Il protagonista indiscusso del match con una serie di interventi miracolosi, grazie ai quali le ‘Aquile’ sono tornate a Lisbona con solo una rete al passivo.

La prestazione dell’estremo difensore classe 2001 ha fatto sobbalzare dalla sedia anche i dirigenti nerazzurri, che non possono non essere tornati con la memoria a quanto accaduto nella scorsa estate. Vale la pena ripercorrere le vicende legate al passaggio del portiere al club portoghese.

Trubin miracoloso, Inzaghi si mangia le mani

Quando, ad un certo punto del ritiro pre-campionato, dopo la cessione di Andre Onana al Manchester United, l’Inter si è ritrovata senza portieri, il nome del nativo di Donetsk è stato accostato frequentemente al club nerazzurro. In ballo, com’è noto, c’era anche un certo Yann Sommer, poi arrivato alla Pinetina per circa 6 milioni di euro. Prima di concludere l’affare col Bayern per il passaggio del portiere svizzero all’Inter però, il nome di Trubin era stato fortemente consigliato ai nerazzurri.

Calciomercato Inter, che rimpianto
Anatoliy Trubin, quanti rimpianti per l’Inter (Ansa Foto) – Tshot.it

La strategia di Marotta in realtà aveva previsto la possibilità di prendere entrambi. L’esperto elvetico avrebbe fatto da chioccia al neo 22enne ucraino, sistemando così la questione della difesa dei pali per tanto tempo. L’impossibilità finanziaria di operare un doppio investimento estivo aveva poi fatto cambiare idea all’abile Ad nerazzurro. Il nuovo piano d’azione prevedeva dunque che Trubin – in scadenza di contratto a giugno 2024 – si liberasse a zero il prossimo anno.

Marotta avrebbe a quel punto seminato, come solo lui sa fare, per bloccare il portiere, in vista del ‘solito’ acquisto gratis: una tattica già riuscita nei casi Onana, Thuram, Cuadrado e Sanchez. Solo per restare agli arrivi a parametro zero dell’estate 2023.

Peccato che nessuno aveva fatto i conti col Benfica, che ha improvvisamente messo sul piatto 10 milioni più uno di bonus più il 40% a favore dello Shakhtar Donetsk, club proprietario del cartellino, sulla futura rivendita. Addio Trubin dunque, addio al fenomeno che viene dall’Est. Chissà se questo non possa diventare uno dei più grandi rimpianti della pur straordinaria gestione di Marotta al servizio della Beneamata.

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