Un’impresa memorabile quella dell’Italia con il trionfo in Coppa Davis atteso 47 anni. Jannik Sinner ha trascinato gli azzurri ottenendo, peraltro, un record che ricorderemo a lungo
E pensare che lo scorso Settembre, nella fase a gironi disputata a Bologna, l’Italia è stata un passo dall’eliminazione. Sarebbe bastata una sconfitta contro il Cile, dopo il 3-0 incassato all’esordio con il Canada, per far svanire ancora una volta il sogno di vincere la Coppa Davis. E, invece, due mesi ci ritroviamo a raccontare un momento indimenticabile per lo sport italiano.
Da Bologna a Malaga, l’Italia ha sconfitto Cile e Svezia, poi, nella Final Eight Olanda, Serbia e l’Australia in finale riprendendosi la famigerata Insalatiera che gli azzurri avevano vinto una sola volta, nel 1976, con la mitica squadra allenata da Nicola Pietrangeli e che annoverava Panatta, Barazzutti, Bertolucci e Zugarelli.
Un trionfo meritatissimo per i ragazzi di capitan Volandri, trascinati da un meraviglioso Jannik Sinner, vincitore di tutti gli incontri disputati a Malaga. Ha cominciato contro Griekspoor e nel doppio con l’Olanda in coppia con Sonego. Successivamente ha proseguito con Djokovic e di nuovo in doppio contro la Serbia. La cavalcata trionfale si è conclusa con australiano De Minaur, demolito in finale con un perentorio 6-3; 6-0 per il punto decisivo dopo la vittoria da brivido di Arnaldi con Popyrin.
Eppure ventiquattro prima il trionfo con l’Australia, l’Italia è stata a un passo dall’eliminazione con la Serbia. Costretto a vincere contro Djokovic per trascinare le sorti della semifinale al doppio, Sinner si è ritrovato sotto 4-5; 0-40 nel terzo e decisivo set con tre match point da annullare al numero uno del mondo.
Un ostacolo quasi insormontabile che Jannik, ispiratissimo, ha superato con cinque punti di fila per il primo dei tre game consecutivi che gli sono valsi la seconda vittoria di fila contro Djokovic in dieci giorni dopo quella alle Finals di Torino.
Un’impresa memorabile quella di Sinner. Pensate che Djokovic, in una carriera con oltre 1300 partite Atp disputate, solo in tre occasioni, prima della sfida con Sinner, aveva perso una partita con uno o più match point a favore. Era accaduto nel 2007 a Rotterdam con Youzhny (3 MP), nella semifinale di Madrid 2009 con Nadal (3 MP) e nella finale del Queen’s del 2018 con Cilic (1 MP).
Sia contro Youzhny che con Nadal però Djokovic non ha avuto tre match consecutivi come nello 0-40 con Sinner. L’azzurro è diventato così il primo, e forse unico rivale, a infliggere un ko con questo punteggio al campionissimo serbo. Nole se lo ricorderà a lungo e… anche noi.
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