Tre Majors, sugli ultimi quattro, vinti da un giocatore che utilizza un belly putter, ovvero uno di quei putter che sono così lunghi da arrivare ad altezza ombelico, eccone spiegato il nome. Il riferimento è ovviamente all’Open Championship appena concluso con la vittoria dell’ottimo Ernie Els. Precedentemente l’ultimo US Open è stato vinto da Webb Simpson, utilizzando un belly putter, proprio come Keegan Bradley nel PGA Championship. Forse è in arrivo un cambiamento.
Peter Dawson (foto), capo del R&A, cioè il Royal & Ancient Golf Club of St Andrews, organo che si occupa di gestire le Regole del Golf, ha affermato che non è più il caso di rimandare l’esame del caso relativo all’utilizzo dei putter di lunghezza non tradizionale, intendendo tutti quelli che superiori ai 35-36 inches, affrontando però la questione non da un punto di vista legato alle Regole sull’attrezzatura, ma guardando al problema dal punto di vista dell’esecuzione del colpo.
Sembra infatti che la R&A voglia discutere su quanto sia legittimo ed in accordo con le Regole del Golf il fatto di giocare a golf con il bastone, uno qualsiasi, quindi anche il putter, che si ancora al corpo del giocatore, come di fatto avviene per il belly putters che si appoggiano all’ombelico o per i long putters che invece si appoggiano allo sterno.
Questi strumenti non sono proprio recentissimi, infatti ricordo la loro comparsa molti anni fa quando io ero ancora un ragazzino… il primo ricordo è di Peter Senior, simpatico giocatore australiano, ma da allora ne sono seguiti molti altri.
Alcuni pro si sono anche dapprima schierati contro questi tipi di putters per poi cambiare idea, com’è successo a Ernie Els, mentre altri sono da sempre fortemente contrari al loro utilizzo, ad esempio Tiger Woods.
Certo che l’adozione in gran numero da parte dei pro e quindi poi anche dai dilettanti di tutto il mondo sta rendendo la questione spinosa.
Alcune case produttrici di bastoni stanno anche investendo molto nei putter belly o long, addirittura brevettando sistemi che ne consentono l’aggiustabilità in funzione della lunghezza, come per esempio avviene con il modello NOME di PING.
La decisione non è ancora sta presa, afferma Peter Dawson, ma discuteremo a breve della situazione in modo che la risposta sia decisa entro qualche mese e non entro qualche anno come invece era ipotizzabile fino a qualche tempo fa. Poiché la questione sarà affrontata dal punto di vista delle Regole del gioco e non e dal punto di vista dei parametri legati all’attrezzatura, qualunque eventuale cambiamento sarà comunque ratificato solo nel 2016 e non prima, visto che le Regole del Golf sono a revisione periodica, ogni 4 anni.
In sostanza, secondo alcune indiscrezioni, sembra che se la R&A e la USGA dovessero decidere di limitare l’uso dei belly o long putters, ciò avverrà comunque in relazione al fatto che un bastone da golf non dovrebbe essere ancorato al corpo per il suo utilizzo, fatta eccezione per le mani ovviamente. Per assurdo anche il vecchio modo di puttare di Bernard Langer, che vedete in foto, potrebbe non essere più regolamentare, anche se utilizzato con un putter di lunghezza tradizionale.
Rimarrebbero però utilizzabili i belly e long putters, a patto che non siano più ancorati al corpo, ciò renderebbe i modelli allungabili a piacimento, come quello PING, ancora più di valore in quanto adattabili alla nuova regola.
Voi siete favorevoli o contrari? avete mai provato un putter belly o long?