Jannik Sinner incassa una nuova frecciata da parte di un altro big: non c’è pace per il tennista altoatesino, “regole uguale per tutti”.
Quando si è in vetta al mondo è anche naturale essere nell’occhio del ciclone e si è attesi al varco da tutti. Anche perché quello è il posto ambito da qualsiasi altro collega e rivale, e bisogna convivere con critiche e scaramucce di ogni tipo. Jannik Sinner ha dimostrato fin qui di avere le spalle molto larghe da farsi scivolare addosso ogni sorta di polemica ma di sicuro gliene sono successe di ogni tipo negli ultimi mesi, da quando cioè si è issato in cima alla classifica del ranking ATP, primo italiano nella storia a riuscirci.
Dagli infortuni al gossip, passando per la storia della tonsillite (“sospetta” secondo molti) che l’ha costretto a saltare le Olimpiadi di Parigi. Nelle ultime settimane, invece, a tenere banco proprio alla vigilia degli US Open, c’è stata la vicenda della positività al clostebol da parte del tennista di San Candido. Il caso doping, però, come si è aperto si è chiuso nell’arco di qualche giorno, con l’azzurro subito scagionato dall’Itia.
Non c’è pace per Sinner: anche un illustre collega lo punzecchia, le parole
Proprio su questo in molti, soprattutto tra i colleghi, hanno storto il naso, anche perché si tratta di una situazione relativa a marzo e solo ora venuta alla luce. Tanti tennisti hanno chiesto chiarezza e non sono stati teneri nei confronti del classe 2001, a partire da Novak Djokovic.
Il serbo nelle scorse ore aveva lanciato una vera frecciata verso l’azzurro che gli ha tolto la vetta del ranking. Adesso anche un altro big non ha risparmiato una punzecchiatura a Sinner. Si tratta di Daniil Medvedev che in conferenza stampa si è espresso senza troppi peli sulla lingua sulla questione. E nemmeno lui è stato accondiscendente nei confronti dell’italiano, con le sue dichiarazioni che fanno il paio con quelle di Nole di qualche giorno fa.
“Ho parlato della situazione con Taylor Fritz e sono d’accordo quando dice che non possiamo sapere quale sia la verità. Probabilmente la conosce solo lui, il suo team e forse chi lo ha ascoltato al Tribunale indipendente”, attacca il russo. Poi rincara la dose: “Spero che questa cosa in futuro se dovesse esserci bisogno possa andare in maniera uguale anche per gli altri, e che le regole siano uguali per tutti. Ogni giocatore deve difendere sé stesso”.
Infine chiarisce: “Credo che Sinner abbia rispettato le regole, anche se al momento esse sono un po’ vaghe. Il tutto è stato conforme al regolamento e lui è stato fortunato a potersi difendere da solo perché evidentemente sapeva cosa era successo. I casi doping mi fanno paura, perché spesso vengono fuori cose che nemmeno tu sai”.