Il coach di Novak Djokovic, Goran Ivanisevic, si è reso protagonista di una rivelazione inaspettata sul campione serbo: ecco cosa è successo
Novak Djokovic non è mai sazio. È questo uno dei segreti dell’incredibile successo ottenuto dal 24 volte vincitore Slam, che il prossimo 22 maggio raggiungerà la soglia dei 37 anni di età. Nole non è più un ragazzino, nonostante ciò vuole continuare a stupire il mondo del tennis a suon di giocate semplicemente stupefacenti.
Si presume che il campione di Belgrado non abbia ancora digerito la disfatta subita per mano di Jannik Sinner in Coppa Davis, a Malaga. L’atleta serbo si sente ancora a tutti gli effetti il numero uno assoluto, sebbene la carta d’identità non sia più dalla sua parte.
Sinner rappresenta un avversario alquanto insidioso, che alla lunga potrebbe anche diventare l’incubo di Djokovic spingendolo sempre di più verso il ritiro. D’altronde, ad un certo punto il vecchio deve essere sostituito dal nuovo che avanza, è una legge naturale alla quale nessuno può sfuggire.
Nole ne è ovviamente consapevole, ma per adesso non prende minimamente in considerazione l’ipotesi di appendere la racchetta al chiodo, anzi. La star classe ’87 si preparerà molto intensamente in vista della prossima stagione, che come di consueto inizierà in Australia. Neanche a dirlo, il primo grande obiettivo sarà trionfare nella prossima edizione dell’Australian Open.
Djokovic ha tutte le carte in regola per riempire ulteriormente la propria bacheca con questo trofeo, ma bisogna mantenere una concentrazione altissima. Non è un caso che il fenomeno di Belgrado sia estremamente esigente con se stesso e con i suoi collaboratori. Lo testimoniano le dichiarazioni del suo coach Goran Ivanisevic, in un’intervista concessa ai microfoni di ‘We Are Tennis’.
Ivanisevic choc su Djokovic: “Ci ha incatenato”
“Potremmo paragonarlo all’amministratore delegato di un’azienda, che cerca e pretende profitti. Questi profitti lo distinguono dagli altri“, ha dichiarato Ivanisevic. Il tecnico croato, inoltre, ha svelato un aneddoto che non lascia a tante interpretazioni: “Djokovic ci ha incatenato con le manette per tre giorni. Non è un tipo facile, soprattutto quando qualcosa non va come vuole lui“.
Insomma, mai far arrabbiare il fuoriclasse serbo, altrimenti le conseguenze potrebbero essere molto dure. Ivanisevic racconta anche che Djokovic torturava lui e il suo staff, strappava loro le unghie. Ad ogni modo, il coach croato mantiene intatto l’enorme rispetto nei confronti di Nole, infatti non si permette mai di redarguirlo alzando la voce.
Gli capita di reagire soltanto qualche volta, quando Djokovic gli urla contro senza un apparente motivazione valida. Infine, Ivanisevic sottolinea che il fuoriclasse 36enne vuole sempre qualcosa di più, desidera costantemente migliorare. Questione di mentalità.