Cosa rimarrà delle ultime Olimpiadi? Sicuramente tante polemiche poiché una nuova bufera è pronta ad abbattersi sui giochi di Parigi
Continua la risalita dell’Italia verso le prime posizioni del medagliere Olimpico, mancano ormai pochi giorni alla chiusura dei giochi ma ci sono ancora alcune discipline nelle quali gli azzurri si augurano di primeggiare. Migliorare quanto fatto a Tokyo durante la scorsa kermesse sembra impossibile ma la voglia è quella di salutare Parigi dopo aver fatto diverse ottime figure.
Peccato, però, che gli italiani non abbiano brillato proprio in ogni disciplina e che non tutti abbiano fatto parlare di sé per le loro imprese. Qualcuno è purtroppo finito al centro delle polemiche per le sue scelte, giudicate opinabili da una buona parte degli spettatori. Questo è il caso della pugile Angela Carini che, abbinata alla tanto discussa Imane Khelif, ha deciso di abbandonare il ring dopo aver incassato il primo destro.
L’azzurra ha mal sopportato il pugno e alla fine, in seguito anche alle tante polemiche nei confronti dell’atleta algerina, ha deciso di ritirarsi. La vicenda non è passata inosservata e ha spinto tantissimi esponenti, interni al mondo dello sport e non solo, ad esprimersi sul caso. La sensazione è che le cose potrebbero presto cambiare.
Caso Carini-Kehlif, non cessano le polemiche: nuovo colpo di scena alle Olimpiadi
Insieme al presidente del consiglio Giorgia Meloni, in questi giorni presente a Parigi, anche il presidente del CONI Giovanni Malagò ha deciso di rompere gli indugi e di schierarsi a favore dell’atleta azzurra. Ai microfoni di Sportface il numero uno del CONI ha detto di conoscere personalmente la Carini e di essere dalla sua parte. Ciononostante, Malagò non è comunque riuscito a puntare del tutto il dito contro la sua ultima avversaria.
Per lui la Kehlaif aveva infatti tutto il diritto di partecipare ai giochi parigini: “Imane Khelif sono 8-9 anni che è nel circuito ed è stata portabandiera ai Giochi di Orano. Ha disputato mondiali e Olimpiadi senza arrivare in fondo”. Il fatto che prima delle Olimpiadi esami clinici abbiano evidenziato elevati livelli di testosterone, qualcuno ha parlato di lei come atleta transessuale, la sua partecipazione non doveva essere messa in discussione.
“C’è una commissione medica che ha evidenziato la regolarità degli esami dell’atleta” ha poi ribadito Malagò che, sebbene sia dalla parte della Carini, non se l’è però sentita di condannare la Kehlif o il comitato olimpico che le ha concesso il via libera per i giochi. Insomma, anche se la chiarezza c’è stata le polemiche hanno comunque trovato il modo di prendersi la scena.