A distanza di quasi due anni dal suo ritiro, Roger Federer si è lasciato andare a una confessione clamorosa: non lo sopportava.
Wimbledon si avvicina ed è inevitabile per gli appassionati di tennis, in questo periodo dell’anno, tornare a focalizzare la propria attenzione su Roger Federer, probabilmente il tennista più amato di tutti i tempi. Nei giorni in cui è arrivato in streaming il documentario dedicato agli ultimi dodici giorni della sua carriera, l’elvetico è infatti tornato a far discutere per una confessione incredibile: ha ammesso di non averlo mai sopportato.
Per quanto il momento storico sia particolarmente importante per il mondo del tennis e per le giovani leve che stanno cercando di raccogliere l’eredità sua, di Rafa e dello stesso Novak Djokovic, unico dei Big Three ancora competitivo ad alti livelli (almeno potenzialmente), Federer stavolta ha fatto parlare di sé non per un commento sui suoi rivali, ma per alcune dichiarazioni riguardanti la sua carriera.
Quando ancora era un tennista nel pieno del proprio percorso agonistico, quando lottava ogni settimana per conquistare o mantenere il numero uno al mondo, volando da un torneo all’altro, c’era una cosa che proprio non riusciva a sopportare. E non si trattava di un avversario in particolare, bensì un evento che, a termini di regolamento, non poteva in alcun modo evitare.
Federer sorprende i tifosi e gli appassionati di tennis: ecco cosa non riusciva a sopportare
Intervistato negli ultimi giorni dalla rivista People, Federer è tornato a parlare della sua vita post ritiro, affermando di essere più felice che mai. Per quanto sia stato difficile appendere la racchetta al chiodo, le cose sono andate per lui meglio del previsto, anche perché da quando ha smesso di giocare può godersi molto più serenamente la propria famiglia.
Inoltre, il ritiro gli ha permesso anche di dire basta a quelle poche cose che proprio non riusciva a sopportare durante la sua carriera. Ad esempio i controlli antidoping, obbligatori per regolamento ma, dal suo punto di vista, assolutamente detestabili.
“Tutti i giorni venivano a controllarci, la mattina sapevi che sarebbero venuti e avresti dovuto perdere almeno un’ora della tua vita“, ha spiegato Federer, senza nascondere il grande fastidio che ha provato, durante tutta la sua carriera, per un avvenimento che avrebbe dovuto diventare di routine, ma che non poteva non creargli disagio.
“Adesso so che non verrà nessuno alle 7 del mattino a buttarti giù dal letto per metterti alla prova“, ha chiosato lo svizzero, aggiungendo come queste piccole cose, alla lunga, possano diventare un grande fastidio. Motivo in più per essere felici della scelta presa nell’ormai lontano 2022. Anche perché, superati i 40 anni, sopportare ancora certi ritmi e certe abitudini sarebbe stato assolutamente sfiancante.