Roma, tra proteste e ironia: la “rivolta” dei tifosi

Periodo nero per la squadra di Mourinho, fischiata dai sostenitori presenti al Ferraris. Ecco cosa sta accadendo.

Se il 29 agosto scorso, ad ognuno dei singoli sostenitori, accorsi allo scalo di Ciampino per accogliere Romelu Lukaku, avessero anticipato l’inizio di campionato della Roma, nessuno ci avrebbe creduto. Il popolo giallorosso, all’ennesimo atto di fiducia verso i propri colori, dopo cinque giornate di campionato, vede Lorenzo Pellegrini&Co affondare al 16° posto in classifica, solo 5 punti nel carniere. Numeri che eguagliano il record negativo della stagione 2010-2011.

Roma: la rabbia dei tifosi
Jose Mourinho (Ansa) – tshot.it

“Sul 2-1 sentivamo di poter arrivare al pareggio, con loro bassi e noi con il dominio del pallone. Poi è arrivato il terzo gol a chiudere la sfida. Considero il quarto fuori contesto”, ha affermato l’inquilino di Trigoria.

Ko a Genova, i tifosi non ci stanno: “Andate a lavorare”

Dopo aver espresso rimpianto per la cessione di Ibanez e ribadito la fragilità fisica di tanti dei suoi giocatori, Mourinho ha ammesso le proprie responsabilità, mettendo però un punto, come sa fare solo lui. “È il peggior inizio della mia carriera, ma è anche la prima volta nella storia della Roma in cui giochiamo 2 finali europee di fila”, ha ricordato, prima di lanciare un amo ai suoi sostenitori.

Roma: scatta la protesta dei tifosi
La Roma si scusa con i suoi tifosi (Ansa) – tshot.it

“Possiamo piangere dentro perché fa male, anche per il mio rapporto con il romanismo, ma venerdì siamo a lavorare per una partita molto importante”, ha dichiarato ancora, riferendosi alla gara interna col Frosinone, in programma domenica 1° ottobre alle 20.45. Proprio il rapporto con i tifosi della Roma, apparso marmoreo dal suo sbarco nella Città Eterna, ora appare a rischio crepe.

Al termine della sconfitta con i rossoblù, la squadra è stata a lungo sotto il settore che ospitava i sostenitori della Roma. Almeno 20 minuti, con i giocatori immobili, in silenzio, ad ascoltare quanto giungeva dagli spalti. A questa prassi ha preso parte, per un periodo più breve, anche l’allenatore di Setubal.

I cori ovviamente erano colmi di frustrazione per lo spettacolo appena osservato, costato a molti di loro anche un sacrificio economico, considerato che si giocava durante un giorno feriale. Tra i cori più gettonati, il classico “Andate a lavorare”, cui si è sommata la richiesta di rispetto. La rassegnazione ha colpito anche il giorno successivo la gara. Oltre che sui social, la palese insoddisfazione ha invaso i tanti contenitori di emittenti radiofoniche dedicate alla Roma.

Oltre che ai tifosi, la Roma e il suo gioco non soddisfano neanche alcuni addetti ai lavori. Tra i più critici, dopo le parole di Mister Triplete, Alfredo Pedullà. “Io dico una cosa: 99 allenatori su 100 sognano di allenare il suo organico. L’attacco dei giallorossi è incredibile”, ha affermato lo specialista del calciomercato. “Se non si chiamasse Mourinho, il mister, con ogni probabilità, sarebbe stato già mandato via”, ha sentenziato il volto di Sportitalia.

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