E’ finita un’era nella Ryder Cup, arriva l’ufficialità che era già nell’aria da diverso tempo e mette il Team USA su un piano diverso rispetto al Team Europe
Davanti alle richieste dei giocatori del Team USA è arrivata la decisione del PGA of America, che ha ceduto alle loro richieste. Da Bethpage 2025 capitano, vice, assistenti e giocatori della squadra americana percepiranno un ingaggio da 200 mila dollari. Ci sarà inoltre un plus da 300 mila dollari da destinare in beneficenza.
Probabilmente sarà minore la cifra destinata ai vice capitani e agli assistenti. Keegan Bradley ha già fatto sapere che destinerà quel mezzo milione di dollari a chi ne ha veramente bisogno. Dal 1999 al 2023 ogni giocatore del Team USA ha ricevuto 200 mila dollari da destinare a enti benefici.
In sostanza, si chiude un’era per la Ryder Cup dopo il comunicato di PGA of America. Il Team Europe scenderà in campo a titolo gratuito per scrivere la storia, mentre gli americani giocheranno a golf nella competizione anche per i soldi. Motivi che sicuramente faranno discutere gli appassionati di golf e anche gli addetti ai lavori, ricordando lo spirito sul quale si fonda la Ryder Cup.
Ryder Cup, i professionisti del Team USA riceveranno compensi
La PGA of America ha rilasciato un comunicato ufficiale, come riferito anche dal portale ‘golfando.tgcom24’: I giocatori e i capitano, del passato e gli attuali, hanno fatto grande la Ryder Cup, l’hanno fatta diventare la competizione più speciale del golf e uno degli eventi più richiesti sulla scena sportiva internazionale. Il golf è da tempo un veicolo per fare del bene ed è emozionante immaginare l’impatto che i membri della squadra statunitense avranno su cause meritevoli in tutto il Paese, comprese le numerose iniziative che sostengono la crescita del golf”.
Sul fronte europeo la situazione è diversa, la linea di Rory McIlroy, Shane Lowry e Justin Rose è quella di giocare la Ryder Cup senza essere pagati. In particolare, McIlroy aveva dichiarato: “Nel golf le due competizioni più pure sono la Ryder Cup e le Olimpiadi, la loro purezza sta nel fatto di non esserci di mezzo soldi”.
Una differenza di vedute evidente tra i giocatori statunitensi, che hanno spinto per avere un compenso, e quelli europei che cercano di più la gloria di una competizione storica. I cui principi, tuttavia, si sono un po’ persi col passare degli anni. Soprattutto da parte degli americani.