Sta facendo discutere e non poco la grande novità prevista per la prossima edizione della Ryder Cup 2025. Non tutti la apprezzano
Sarà il grande evento della prossima stagione di Golf, l’edizione 2025 della Ryder Cup prevista il prossimo settembre sul Black Course di Bethpage a New York.
A un anno di distanza dal grande evento, sono stati già nominati i due capitani. L’Europa si affiderà nuovamente a Luke Donald, artefice del trionfo dello scorso anno al Marco Simone Golf Club di Guidonia Montecelio. Gli Usa, invece, hanno scelto Keegan Bradley, golfista ancora in attività nel PGA Tour. Nel Team Europe, un’altra conferma importante quella di Edoardo Molinari, scelto ancora come vice capitano da Donald.
Manca ancora molto alla scelta dei 12 giocatori per team che prenderanno parte alla Ryder Cup 2025. Un’importante novità a riguardo è arrivata nelle scorse settimane con il via libera del PGA Tour alla convocazione dei golfisti che hanno aderito alla lega araba LIV Golf, tuttora non riconosciuta sia dalla principale istituzione golfistica nordamericana che dal DP World Tour. Una possibilità che consentirà a Bradley di poter disporre di campioni major come DeChambeau e Koepka mentre Donald, al momento, non può schierare Ram e Hatton, anche loro membri della LIV.
Questa non è l’unica novità che riguarda Team USA. A quanto pare, infatti, a partire dalla prossima edizione di Ryder, il PGA Tour comincerà a pagare i golfisti americani con un indennizzo (non confermato) di 400.000 dollari ciascuno. Si tratta di un unicuum nella storia della competizione. Nelle 97 edizioni della Ryder fin qui disputate non è stato versato un centesimo di ingaggio a chi l’ha disputata. Ora, almeno per gli americani, è pronto un lauto assegno per i tre giorni di gara.
Una decisione che non è piaciuta affatto a Rory McIlroy, golfista simbolo del team Europe che, in una recente intervista, ha spiegato qual è il suo pensiero sull’argomento che condivide anche con altri compagni di squadra: “Personalmente io pagherei per avere il privilegio di giocare la Ryder – spiega il campione nordirlandese – credo che nessuno dei 24 giocatori abbia bisogno di 400.000 dollari. Ogni due anni i sono 104 settimane e per 103 quei ventiquattro giocano e vengono pagati. Ritengo che sia abbastanza ragionevole non esserlo per una volta”.
Le affermazioni di McIlroy sono condivise pienamente anche da Costantino Rocca. L’ex golfista, il primo italiano a disputare una Ryder Cup e a vincerla nel 1995 e nel 1997, intervistato da Tgcom24, ha affermato che la Ryder è nata con una certa filosofia e un certo prestigio e, per questo, dovrebbe restare così. “Se giochi per l’onore – puntualizza Rocca – se giochi per i soldi cambia tutto. Ci sono giocatori che sognano da una vita di giocarla e sarebbero disposti a pagare.” Rocca ha anche rivelato che lui e i suoi ex compagni di squadra non sono mai stati sfiorati dall’idea di chiedere un ingaggio per la Ryder, una scelta che ha accomunato anche i membri del team europeo delle edizioni più recenti dell’evento.
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